Sul proprio canale Youtube, alle ore 12 del 13 febbraio, la scuderia Ferrari ha svelato per la prima volta l'aspetto della SF-24, la settantesima monoposto costruita da Maranello per il campionato del mondo di Formula 1.

Il telaio è realizzato in materiale composito a nido d'ape, utilizzando in particolar modo la fibra di carbonio, che caratterizzano anche carrozzeria e sedile. La nuova vettura è dotata di un cambio longitudinale a 8 marce più la retro, un differenziale posteriore a controllo idraulico e, sia per l'avantreno che per il retrotreno, freni a disco in carbonio autoventilanti prodotti da Brembo. Il sistema di controllo elettronico è posizionato sui freni posteriori.

La nuova vettura, come già anticipato da Vasseur, è quasi del tutto diversa da quella dello scorso anno, sposando quella che è stata finora la filosofia Red Bull: completamente ridisegnate le sospensioni, le pance laterali, la veste aerodinamica.

Un collegamento con il passato? I numeri delle due monoposto, 55 e 16, che caratterizzeranno ancora, rispettivamente, la vettura di Sainz e quella di Leclerc.

Questo il commento di Enrico Cardile, responsabile del telaio e dell’aerodinamica: "Con la SF-24 abbiamo voluto creare una piattaforma completamente nuova. Si può dire infatti che ogni area della vettura è stata riprogettata. Abbiamo trasformato le indicazioni dei piloti in grandezze ingegneristiche e abbiamo assecondato la loro esigenza di avere una vettura più facile da guidare e quindi da sfruttare e portare al limite. Non ci siamo posti vincoli progettuali, se non quello di ottenere una monoposto robusta e sincera, che faccia anche in pista quello che vediamo in galleria del vento, prendendo come punto di riferimento la direzione dello sviluppo che avevamo adottato lo scorso anno e che a fine stagione ci aveva fatto fare un salto in avanti in termini di competitività".

E questo è stato il commento di Enrico Gualtieri, responsabile della power unit: "Il fatto che il progetto della power unit sia congelato per regolamento non significa che il 2024 non presenti sfide interessanti. Ci aspetta la stagione con più gare nella storia della categoria e questo significa tempi di reazione più veloci e meno ore al banco disponibili. In preparazione di questo campionato, abbiamo rivisto tutti i processi che riguardano il propulsore – la preparazione, la delibera e la gestione – in modo da massimizzarne la prestazione. Inoltre, abbiamo lavorato a braccetto con i nostri partner per ottimizzare ulteriormente le procedure lato affidabilità. Per esempio, grazie al costante monitoraggio dei fluidi che riusciamo a realizzare in pista con Shell, siamo in grado di avere continuamente indicazioni sullo stato di salute della power unit".

E per vedere se il lavoro fatto avrà effetto pratico in pista, bisognerà attendere i risultati dei primi test ufficiali che si disputeranno dal 21 al 23 febbraio a Sakhir, sul circuito internazionale del Gran Premio del Baharain, dove il 2 marzo prenderà il via la nuova stagione di Formula 1.