"Rimarrà per sempre il “Magnifico”. Con Jean-Paul Belmondo si spegne un tesoro nazionale, tutto in solare allegria e scoppi di risate. Tra i nostri grandi attori, è stato quello che ha avuto più successo". 

Inizia così il commosso addio con cui il presidente Macron, in una nota dell'Eliseo, ha annunciato la scomparsa di uno degli attori più famosi del cinema francese.

A 88 anni, Belmondo si è spento serenamente questo lunedì nella sua abitazione di Parigi. A darne la notizia l'emittente Bfm-Tv.

Belmondo, nato a Neuilly sur Seine, alle porte della capitale, il 9 aprile 1933, in carriera ha recitato in più di 80 film, tra i quali alcuni che lo hanno reso uno dei simboli del cinema transalpino, come All'Ultimo Respiro di Jean-Luc Godard (1960) , pellicola manifesto della Nouvelle Vague, L'Uomo di Rio (1964) e Il clan dei marsigliesi (1972). Da non dimenticare neppure il suo ruolo ne La Ciociara (1960), insieme a Sophia Loren.

"Con la sua generosità, sia intellettuale che umana, aveva abbracciato tutto il cinema francese, sia raffinato che popolare, classico e iconoclasta. In lui ci siamo ritrovati tutti", così Macron ha concluso il suo ricordo di Belmondo, prima delle condoglianze di rito.

Tra i riconoscimenti ricevuti, il Premio César nel 1989 come migliore attore per ‘Una vita non basta' di Claude Lelouch;la Palma d'Oro alla carriera a Cannes nel 2011 e il Leone d'Oro alla carriera a Venezia nel 2016.

L'ultima sua partecipazione in una pellicola è del 2008 in Un homme et son chien, di Francis Huster, remake del film Umberto D, di Vittorio De Sica.