Esteri

L'estrema preoccupazione del Governo Johnson per l'allargarsi del contagio nel Regno Unito

"Extreme concerne". Così il Governo Johnson ha definito l'andamento del contagio da Covid nel Regno Unito dove, per il secondo giorno consecutivo, sono stati registrati numeri record. 

Dopo gli oltre 40mila casi di lunedì, questo martedì sono stati registrati 53.135 nuovi casi Covid e ulteriori 414 decessi.

A preoccupare, e molto, il Governo britannico è il fatto che gli ospedali in Inghilterra e in Galles stanno attualmente trattando più pazienti Covid rispetto al picco della prima ondata, relativo alla scorsa primavera.

Per questo, già da mercoledì, il ministro della Salute Hancock potrebbe annunciare nuove restrizioni, anche per altre aree del Paese simili a quelle che stanno interessando Londra.

I numeri attuali sembrano confermare la preoccupazione per la maggiore contagiosità della variante inglese del SARS-CoV-2. La pressione sugli ospedali, già alta, aumenterà ulteriormente... anche nelle prossime settimane, perché sono in molti a temere che, nonostante divieti e inviti alla cautela, anche queste feste potrebbero contribuire ad aumentare il numero dei contagi che, inevitabilmente incrementerà anche quello dei ricoveri.

Nel frattempo, la 91enne Margaret Keenan, la prima persona al mondo ad essere vaccinata l'8 dicembre scorso con il  vaccino di Pfizer / BioNTech ha ricevuto, dopo 21 giorni, la seconda dose che, in teoria, tra pochi giorni dovrebbe fornirle la completa immunizzazione al virus. Finora, in Gran Bretagna, sono state 600mila le persone che hanno ricevuto almeno una dose del vaccino anti Covid che, ad oggi, è l'unico strumento a disposizione per combattere la pandemia, fino a creare la cosiddetta immunità di gregge. 

Ma come dimostra il numero delle vaccinazioni finora effettuate, quell'obbiettivo è ancora molto lontano.

Autore Alberto Valli
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