CASERTA – (AISNEWS - Ernesto Genoni)
- Ancora movida violenta ieri dopo le 23.00, a Caserta tra Reggia e Corso Trieste. La zona sempre la stessa. Si è parlato di accoltellamento alla gola. Sul posto subito accorsa una pattuglia di Polizia e una Autoambulanza. Al momento però non ci sono ancora notizie confermate da fonti ufficiali sulle dinamiche e sulle eventuali conseguenze del grave accaduto.

Sembrerebbe una lite scattata, per banali motivi, tra giovani macrebini, di cui uno colpito con pugnalate anche alla gola. Sarebbe stata usata come arma una scheggia di una bottiglia di vetro. Ma sulle condizioni del ragazzo colpito non si sa ancora nulla manco dall'Ospedale. Sul fatto, fino all’ora della pubblicazione di questo post, c’è ancora assoluto riserbo. In corso le indagini da parte della volante accorsa sul set del crimine e la squadra mobile. Sarebbero quattro le persone ancora in stato di arresto.
Eppure è quella della movida violenta, una annosa questione a Caserta come anche in altre province d'Italia, che va avanti da tempo reggendo su promesse di un rinnovato rafforzamento di ordine e sicurezza pubblica. A tale riguardo non si può non ricordare le dimissioni recenti del colonnello Gianfranco Paglia (storica vittima nel 1993 in Somalia, gravemente ferito nell'ambito dell'operazione umanitaria voluta dalle Nazioni Unite)  in veste di consigliere per la sicurezza e l’ordine pubblico al Comune di Caserta voluto in modo determinato dal sindaco Carlo Marino.

Dimissioni da parte del colonnello Paglia, a seguito di un ennesimo, recente episodio di “movida violenta” avvenuto sempre a Caserta, tra alcune adolescenti, sempre nella stessa zona antistante la Reggia borbonica. Paglia, lo ricordiamo, fu chiamato in soccorso del Comune dal Sindaco di Caserta dopo quanto avvenuto a fine estate scorsa con l’uccisione nelle strade della movida del 18enne Gennaro Leone per mano di un coetaneo.“Mi scuso con gli abitanti del centro storico – ebbe a dire il Colonnello Paglia al momento delle sue irrinunciabili dimissioni - perché non sono riuscito a dare la possibilità di vivere e anche dormire degnamente. I tempi delle amministrazioni sono diversi dai miei ma credo che se si ha la volontà di fare, i tempi si azzerano velocemente. Di chi sono le responsabilità? Non spetta a me dirlo ma di certo non sarò complice di eventuali altri episodi di movida violenta”.


In molti, cittadini e genitori, vista l’impossibilità di nuove turnazioni dei servizi di ordine pubblico come chiedeva Paglia per la movida casertana, chiedono a viva voce l'istituzione di servizi di vigilanza, anche non armata, impegnando giovani militari in servizio, per le zone più a rischio. A Caserta ne basterebbero una decina per le ore più critiche.