Così Luciano Spalletti ha commentato il 4-1 del Napoli allo Zini di Cremona, ottenuto nei minuti finali con la Cremonese sbilanciata in avanti per riuscire a raggiungere la parità, dopo il 2-1 subito ad un quarto d'ora dalla fine:

"E' stata una vittoria per nulla semplice, la Cremonese merita una classifica diversa". "La gara è sempre stata complicata sin dall'inizio. Dopo il nostro vantaggio abbiamo subìto un gol per un rimpallo. La Cremonese ha messo la gara su caratteristiche a noi meno consone, però siamo stati bravi ad adeguarci al ritmo del match"."Anche nei momenti difficili non abbiamo mai perso lucidità, siamo riusciti ad avere grande intensità fino alla fine e siamo stati premiati meritatamente"."In questo momento la sensazione più positiva è che nessuno abbassi mai la determinazione in campo, sia chi gioca dall'inizio che chi subentra. Abbiamo una unica idea e la stessa intenzione di riuscire a far nostra la gara e ci crediamo sempre fino alla fine"."Con questo atteggiamento dei ragazzi diventa tutto più semplice e gratificante. Tutti si mettono a disposizione, giochino o non giochino. E' un gruppo che sta lavorando benissimo e sente addosso l'importanza di questa maglia".

Meno trionfate il commento di Mourinho sulla prestazione della sua squadra all'Olimpico, dopo che la Roma ha battuto solo per 2-1, e grazie ad un rigore non proprio limpidissimo il Lecce, rimasto in 10 per più di due terzi idi gara:

"Io non mi ricordo tante gare in carriera in 11 contro 10 nelle quali volevo che la partita si chiudesse velocemente. Stanchezza sì. Stanchezza fisica, magari anche un po’ mentale: giocare di giovedì e poi di domenica è dura"."Vedendo oggi Udinese-Atalanta, si capisce perfettamente che non giocano a metà settimana: hanno un’intensità diversa. Però questa non è una giustificazione, perché noi siamo entrati molto bene in campo, molto forti, ambiziosi, intensi, facendo una buona pressione e recuperando palla velocemente"."La mia sensazione è che, quando siamo stanchi, succede spesso di complicarci le cose invece di giocare semplicemente. Non ho avvertito paura nei miei giocatori, ma il fatto di complicarsi le cose: con un giocatore più, con una maglia giallorossa in più, devi far girare la palla e trovare gli spazi"."Abbiamo fatto dei lanci in diagonale da sessanta metri per una linea organizzata bassa, senza spazi per far entrare la palla: perché perdiamo questa palla? Quando la palla arriva agli attaccanti, solo Belotti ha avuto qualche sicurezza nel gioco. Tutti gli altri hanno fatto un tocco di qua, un tocco di là e hanno perso palla. Non mi è piaciuta questa gestione della palla"."Loro sono una squadra che ha aspettato gli ultimi cinque, dieci minuti per rischiare con il risultato aperto. Ed è vero che abbiamo le opportunità per fare il 3-1, ma può succedere in una serata sfortunata che loro su una palla inattiva o un tiro da fuori, pareggiano. E il pari sarebbe stato un disastro. Meno male"."Contro l’Atalanta abbiamo giocato molto, molto bene e abbiamo perso. Oggi non abbiamo fatto una buona partita e abbiamo vinto. La classifica si fa con i punti, però mi sarebbe piaciuto avere oggi anche il gioco. Ma torno all’inizio: la stanchezza è importante, ma nonostante la stanchezza avremmo dovuto avere una gestione migliore".

Il Napoli vola in testa alla classifica da solo con 23 punti e andando in gol con 12 marcatori diversi ha stabilito un primato rispetto a qualsiasi altra squadra nei cinque maggiori campionati europei.

Pur non brillando, la Roma mantiene il passo delle prime, a meno 4 lunghezze dal Napoli che ospiterà all'Olimpico tra due settimane.