“Il mercato di Malmantile” di Cimarosa: un nuovo debutto
Era l’estate del 1784 quando al teatro della Pergola di Firenze andò in scena per la prima volta, con grande successo, l’opera comica in due atti Il mercato di Malmantile di Domenico Cimarosa. Il musicista aversano era già una gloria vivente che mieteva continui successi in tutti i palcoscenici della penisola (Napoli, Roma, Venezia, Milano) e, per l’occasione, venne contattato dall’allora impresario del teatro toscano, Andrea Campigli, che aveva in mente di inserire nel cartellone della stagione estiva un nuovo titolo del compositore tanto di moda.
Dopo la pubblicazione dell’edizione critica della partitura de Il mercato di Malmantile, edita da Artaria Editions Limited, New Zealand a cura di Simone Perugini, è prevista per il giorno 25 gennaio 2025 l’uscita della registrazione discografica dell’opera che renderà finalmente disponibile al grande pubblico il divertentissimo lavoro di Cimarosa.
Se la registrazione di un’opera di un compositore italiano del XVIII secolo è già di per sé un evento, nel caso de Il mercato di Malmantile, l’operazione discografica diventa una vera e propria operazione di recupero culturale del nostro patrimonio musicale del passato, dato che l’opera non era mai stata incisa, così come mai ne era stata pubblicata e resa disponibile per future esecuzioni, la partitura.
La registrazione si avvale di una compagnia di canto internazionale esperta nella prassi esecutiva del teatro musicale italiano del tardo periodo classico: Roberto Vicarelli nel ruolo di Sempronio, Addie Lansbury in quello di Lindora. Ai due protagonisti si aggiungono Elisabetta Manfredini nella parte di Bita, Irving Hussain nel ruolo Cecco, Andrea Martinelli in quello di Scassaganasce, mentre la soprano statunitense July Wason è impegnata nell’interpretazione della parte della Marchesa Giacinta e il britannico Nicholas Porrington in quello del Conte della Rocca.
L’orchestra che accompagna il giovane cast vocale è la francese Fête Galante Baroque Orchestra mentre il direttore d’orchestra è Simone Perugini, curatore anche - come riportato sopra - dell’edizione critica della partitura - esperto studioso e interprete del musicista aversano.