Con lo sviluppo dell’e-commerce il problema dei resi danneggiati e dei beni invenduti è divenuto negli ultimi anni sempre più serio. La politica del reso, che rappresenta il cavallo di battaglia delle aziende che vendono sul web, si rivela un boomeerang con effetti devastanti sull’ambiente.
 
Le aziende di distribuzione trovano in effetti più conveniente distruggere i prodotti che tornano indietro da clienti o che restano in giacenza, anziché confezionarli di nuovo e rimetterli in commercio. 
 
Solo Amazon in Italia, come ampiamente dimostrato da una approfondita inchiesta giornalistica, ha distrutto tra il 2017 ed il 2019 circa 100.000 prodotti nuovi al mese. 
 
La Regione Lazio, ha approvato lo scorso 21 Febbraio un emendamento alla legge di Bilancio che ha l’obiettivo di favorire la riduzione degli sprechi legati alla distruzione dei resi danneggiati e dei beni invenduti. “C'è un problema di impatto ambientale, perché questa merce diventa rifiuto, e di opportunità perse, perché si tratta di beni che potrebbero essere utili per fini sociali e che invece vanno a finire al macero", ha dichiarato a fanpage.it lo scorso 21 Febbraio il consigliere regionale on. Alessandro Capriccioli, +Europa, che ha firmato l’emendamento.


Con questo provvedimento la Regione Lazio, attraverso una serie di protocolli ad hoc, si propone di inserirsi nel processo che porterebbe alla distruzione dei resi favorendo la cessione a titolo gratuito dei beni invenduti o danneggiati a fini di solidarietà sociale, ad enti pubblici o no profit.
 
Il progetto barterforgood.com si allinea alle logiche dell’on. Capriccioli ed all’iniziativa della Regione Lazio, estendendo l’invito a donare merci non solo alle realtà distributrici che fanno e-commerce e presenti in una sola Regione, bensì a qualsiasi azienda presente sul territorio nazionale che abbia cespiti, beni invenduti, giacenze di magazzino, merci difettose e quant’altro debba essere smaltito e/o svalutato in bilancio.
 
“Il momento non tollera l’inerzia e lo spreco. Tutti sono chiamati al senso di responsabilità. Non vi è nulla di più appagante che tramutare uno spreco in un dono che vada a favore della propria salute e dell’ambiente” spiega Marco Melega, ideatore dell’iniziativa.
 
Barterforgood.com sta continuando la propria campagna di sensibilizzazione verso le aziende con una massiccia campagna di comunicazione, superando nel frattempo il valore di 800.000 euro di donazioni in merce raccolte.
 
“E’ un progetto nato dal cuore, dalla volontà di essere proattivo nella situazione di emergenza sanitaria che sta vivendo il nostro Paese a causa della pandemia del Covid-19” dichiara l’imprenditore bresciano, attento anche all’impatto fiscale che hanno le donazioni sui conti economici delle aziende.
 
Barterforgood.com infatti si inserisce nel contesto della Legge 166/2016, nata proprio con lo scopo di ridurre gli sprechi di prodotti nelle fasi di produzione, trasformazione e distribuzione di merci, attraverso il loro recupero e la donazione a fini di solidarietà sociale. 
 
Una norma che agevola e stimola a “fare del bene”:
·       è stato infatti incrementato a 15.000 euro il limite del costo dei beni gratuitamente ceduti oltre il quale occorre inviare la prescritta comunicazione all’Amministrazione finanziaria per poterli consegnare; 
·       è stato ampliato il novero dei soggetti beneficiari delle cessioni, comprendendo anche enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche e solidaristiche e che, in attuazione del principio di sussidiarietà e in coerenza con i rispettivi statuti o atti costitutivi, promuovono o realizzano attività d’interesse generale;
·       è stato previsto che per le cessioni di beni alimentari facilmente deperibili si è esonerati dall'obbligo di comunicazione.
 
I numeri pare ci siano tutti per sensibilizzare le aziende a contribuire all’emergenza sanitaria, evitando gli sprechi. Staremo a vedere.

Appare azzeccato anche lo slogan simbolo dell’iniziativa che si riassume in due hashtag #liberatidiunpeso #faidelbene. Messaggio chiaro, che invita a non indugiare visto che, in questo caso, liberarsi di un peso conviene anche.