L'elezione di Amy Coney Barrett alla Corte Suprema diventa uno spot per la campagna elettorale di Trump
Quanto può valere in termini elettorali la nomina alla Corte Suprema dell'ultra conservatrice Amy Coney Barrett? Per Trump sicuramente molto, visto il film costruito dalla sua propaganda per il giuramento della Barrett, dopo che la sua nomina ha ricevuto il via libera dal Senato con i 52 voti a favore espressi dalla maggioranza repubblicana contro i 48 contrari dei democratici.
La nomina di Amy Coney Barrett fa sì che la Corte Suprema degli Stati Uniti abbia adesso 6 giudici conservatori, di cui ben 3 nominati da Trump, contro 3 giudici liberal.
Nelle prossime settimane la Corte Suprema sarà chiamata a giudicare su un caso che potrebbe mettere a rischio la legge sanitaria voluta da Obama, l'ACA (Affordable Care Act), scardinandone alcuni punti essenziali, tanto da renderne inefficace l'impianto.
In quell'occasione gli americani potranno avere la chiara percezione di cosa li attenderà in futuro, considerando che gli incarichi alla Corte Suprema sono a vita.
E in quell'occasione, potenzialmente, il presidente che ha scelto la Barrett e il Senato che l'ha nominata potrebbero non essere più gli stessi con Biden al posto di Trump e i repubblicani che hanno perso la maggioranza. Un paradosso che Joe Biden ha definito senza precedenti, mentre Nancy Pelosi, leader dei senatori dem, l'ha indicato come la fine di qualsiasi credibilità da parte dei repubblicani.
Ma per Trump qualunque occasione possa presentarsi utile per nascondere agli elettori gli ostacoli che si frappongono tra lui e altri 4 anni alla Casa Bianca (Covid, tasse, razzismo...) è da sfruttare fino in fondo.
Così lunedì sera, appena tornato da un comizio in Pennsylvania, ha presieduto la cerimonia di giuramento del giudice Barrett dicendo che "questo è un giorno importante per l'America, per la costituzione degli Stati Uniti e per uno stato di diritto, giusto e imparziale".
"Lei - ha poi aggiunto riferendosi alla Barrett - è uno dei più brillanti esperti legali della nostra nazione e renderà eccezionale la giustizia amministrata dalla più alta corte del nostro Paese".
La giudice Barrett, dopo aver prestato giuramento davanti al suo nuovo collega della Corte Suprema, il conservatore afroamericano Clarence Thomas, ha poi dichiarato: "Un giudice mantiene la sua indipendenza non solo dal Congresso e dal presidente, ma anche dalle convinzioni private che altrimenti potrebbero influenzarla".
Ma non sono in molti a credere che lei lo farà.