Siamo tutti stressati da questo lungo isolamento e bombardati da comunicazioni terrorizzanti e minacciose. Queste due cose insieme sono un mix pericoloso per molte menti fragili.
Rabbia + Paura = Odio.
Quest’odio è pronto a essere lanciato sul primo malcapitato senza troppi scrupoli.
Ecco ora una storia: un signore fra i 70 e gli 80 anni cammina per strada da solo in un paese di provincia. Un 40enne dal balcone osserva la strada in agguato di qualche passante da redarguire.
Scorge il vecchio signore che cammina e prontamente lo insulta:“Deficiente torna a casa, non l’hai capita ancora? Svegliati!”
Il vecchio signore borbotta con tono sommesso e anche spaventato“devo andare in farmacia”
e il patriota dal balcone riprende “si si ok dicono tutti così e comunque devi farlo online, svegliati, dai”,
rientra in casa e chiude il balcone orgoglioso di avere difeso l’interesse nazionale.
Qualche ora prima il signore aveva chiamato il suo medico curante chiedendo il numero elettronico della ricetta per poter ordinare in farmacia le medicine per il diabete.
Il dottore dice che non si può e deve ritirare l’impegnativa a mano.
Dopo aver ritirato la prescrizione, telefona alla farmacia per ordinare il farmaco e gli viene detto di andare a lasciare la busta con la prescrizione.
Dopo averla lasciata gli viene detto di tornare fra due giorni a prendere le medicine.
Quindi in totale tre spostamenti con altrettante file e agglomerazioni.
Insomma non scagliamo tutta la frustrazione dell’isolamento sul primo che vediamo in giro. Non è il runner che diffonde il contagio e questo clima di odio e delazione reciproca non è d’aiuto in questo momento.