Netanyahu, corrotto in patria, osannato in America
L'AIPAC (American Israel Public Affairs Committee) è una lobby pro Israele che si rivolge ai membri del Congresso Usa affinché si adoperino in iniziative a favore dello Stato ebraico.
Alla conferenza aperta il 4 marzo, che si chiudeva questo martedì a Washington, ha partecipato tra gli altri il premier israeliano Netanyahu, in visita negli Stati Uniti e ricevuto ieri insieme alla moglie alla Casa Bianca dai coniugi Trump, con tutti gli onori.
Onori che anche oggi gli hanno attribuito le migliaia di partecipanti alla conferenza dell'AIPAC quando il premier israeliano ha parlato alla platea, che lo ha accolto sul palco con vere e proprie ovazioni.
Un discorso che lo ha visto trattare in modo principale l'argomento Iran che, secondo Netanyahu e lo stesso Trump, sarebbe la minaccia principale per la stabilità della regione a causa del timore che possa dotarsi di un'arma atomica.
Come ciò possa accadere dopo gli accordi e i controlli che hanno portato da tempo le Nazioni Unite a rivedere le sanzioni che in precedenza erano state applicate al regime degli ayatollah, non è stato detto... ma è sembrato un particolare di poca importanza ai convenuti.
Come di poca importanza è sembrato il dover approfondire le accuse al presidente palestinese Mahmoud Abbas che, sempre secondo Netanyahu, impedirebbe la realizzazione di un piano di pace in Israele a causa di un suo presunto sostegno ai terroristi!
Allo stesso tempo Netanyahu ha ringraziato pubblicamente Trump per la sua decisione di trasferire l'ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme a partire dal prossimo maggio. Ci sono state poi parole di apprezzamento per l'attività svolta dall'AIPAC nell'aver contribuito a supportare l'esercito israeliano, mai stato più forte di adesso, e di condanna nei confronti del movimento BDS che opera per il boicottaggio di Israele.
L'unico argomento che però Netanyahu non ha trattato è stato quello che lo vede indagato in patria, anche insieme alla moglie, in relazione a tre diverse inchieste ufficiali per corruzione (su un'altra non gli è ancora stata rivolta alcuna accusa formale), con un nuovo testimone - Nir Hefetz, suo spin doctor - che si è aggiunto alla lista degli altri testimoni che lo accusano ed ha concordato con gli inquirenti di consegnare alcune registrazioni per evitare di subire processi, periodi di detenzione o sanzioni anche di carattere pecuniario.
Gli argomenti trattati con Trump lunedì sono stati gli stessi che Netanyahu ha illustrato alla conferenza dell'Aipac. Unica differenza, le valutazioni di Trump. Ad esempio, secondo il presidente Usa, lo spostamento dell'ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme dovrebbe favorire il piano di pace con i palestinesi. Come? In base a quale logica, visto che neppure è stato fatto un minimo accenno al problema degli insediamenti israeliani in Cisgiordania? Non è dato sapere.