Il Patto Globale (Global Compact) per una migrazione sicura, ordinata e regolare è stato ufficialmente accolto da 164 nazioni i cui rappresentanti, questo lunedì, per l'occasione si sono riuniti in Marocco, a Marrakech. I contenuti del patto, escludendo gli Stati Uniti, erano stati concordati tra tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite. Quest'oggi, però, ne erano assenti una trentina.

Di questi, dieci paesi, appartenenti soprattutto all'area dell'Europa orientale, si sono ritirati. A quel numero da aggiungere anche l'Australia, che non firmerà l'accordo per paura che possa compromettere la sua attuale politica di gestione dell'immigrazione.

Per gli altri, la decisione di accoglimento sarà rimandata al voto dei rispettivi parlamenti... come avverrà per l'Italia dopo il passo indietro all'ultimo momento del premier Conte rispetto, dopo quanto da lui dichiarato qualche mese fa.

Sull'accordo, che affronta temi come la protezione dei migranti, l'integrazione e le modalità di rimpatrio, sono critici i politici europei di estrema destra per timore che il Global Compact possa aumentare l'immigrazione dai Paesi africani e arabi.

A favore dell'accordo, si è espressa Angela Merkel, presente a Marrakech, che ha sostenuto che la cooperazione è l'unica risposta per affrontare i problemi attuali, tra cui quello dei migranti.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha affermato che la migrazione ha bisogno di una gestione migliore rispetto a quella attuale e che anche i Paesi ricchi ne potranno trarre beneficio.

"Nelle nazioni in cui la fertilità è in declino e l'aspettativa di vita è in aumento, le economie ristagneranno e le persone soffriranno senza migrazione", ha detto Guterres nel suo discorso di apertura.

La Conferenza, che si concluderà l'11 dicembre, è convocata sotto l'egida dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e si svolge in base alla risoluzione 71/1 del 19 settembre 2016, intitolata "Dichiarazione di New York per i rifugiati e i migranti", in cui si è deciso di avviare un processo di negoziati intergovernativi che ha portato alla adozione del Global Compact for Migration.