Come annunciato nei giorni scorsi, martedì il presidente Usa Donald Trump ha esposto alla Casa Bianca il piano di pace tra israeliani e palestinesi, presentato come l'Accordo del Secolo.


Questi sono i punti principali:

  • Gli Stati Uniti riconosceranno la sovranità di Israele sul territorio ad esso assegnato dal piano di Trump. Il territorio è stato tracciato su una mappa in base alle concessioni che Israele è stato disposto a fare (!!!).
  • La mappa, secondo gli Usa, assegna ai palestinesi oltre il doppio del territorio (!!!) e riconosce come capitale della Palestina l'area est di Gerusalemme, che "rimarrà la capitale indivisa di Israele", dove gli Stati Uniti apriranno un'ambasciata.
  • I palestinesi avranno la possibilità di ottenere così un loro Stato indipendente.
  • Nessun palestinese o israeliano (!!!) sarà costretto ad abbandonare le proprie case. 
  • Israele concorderà con il re di Giordania il modo migliore per consentire alla famiglia reale giordana il mantenimento dell'attuale status quo sulla Spianata delle Moschee di cui è custode, luogo chiave di Gerusalemme che gli ebrei chiamano Monte del Tempio e i musulmani al Haram al qudsi al sharif.
  • I palestinesi avranno quattro anni di tempo per "negoziare" il trattato con Israele e gettare le basi del loro Stato.


I punti sopra elencati vanno ad integrarsi con il piano economico illustrato dagli Stati Uniti nella conferenza che la scorsa estate si è tenuta in Bahrein, in cui ai palestinesi sono stati prospettati investimenti per decine di miliardi di dollari, anche se non è chiara la loro origine.


La mappa sopra riportata indica il territorio che Trump ha assegnato ai palestinesi. Come si vede, i palestinesi, se accettassero il piano, dovrebbero rinunciare anche alla parte del territorio indicato dall'Unscop e approvato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel novembre del 1947.

Inoltre, allo Stato palestinese non verrebbe neppure assegnata la valle del Giordano e il territorio ad ovest che confina con la Giordania. In pratica, la Palestina sarebbe costituita da una serie di enclavi collegate da strade, ponti e tunnel!

Inoltre, Trump ha dichiarato che l'attuale status quo in Israele, con gli insediamenti dei coloni israeliani in Cisgiordania, a dispetto dei trattati internazionali e dei pronunciamenti Onu viene riconosciuto dagli Stati Uniti come immodificabile. E se tutto questo non fosse abbastanza, bisogna non dimenticare che è stato frutto delle "concessioni" di Israele!

Pertanto, secondo Trump, i palestinesi che nel 1948 furono cacciati dalle loro case senza ottenere risarcimento alcuno, furono relegati in una porzione di terreno che non  avevano concordato, adesso dovrebbero  occupare un'area più piccola della precedente, accettare come dovuti furti e i soprusi (anche quelli dei coloni) e far festa perché sarebbe stata loro concessa la possibilità di dar vita ad un loro Stato... e pure con Gerusalemme est come capitale!

La proposta di Trump, più che un piano, è definibile come una presa in giro... una vera e propria provocazione. Oltretutto, poi, non fa neppure menzione del problema dei  rifugiati palestinesi in Libano e Cisgiordania. 


Naturalmente, sia Hamas che l'ANP hanno già dichiarato inaccettabile tale proposta, chiedendo alla Lega Araba di convocare al riguardo una sessione straordinaria urgente.

La Russia - mercoledì Netanyahu andrà da Putin per presentargli l'Accordo del Secolo - ha già dimostrato scarso entusiasmo sul piano di Trump, con il vice ministro degli Esteri che ha ricordato che non sono gli Stati Uniti a decidere sul Medio Oriente e che un qualsiasi accordo non può prescindere dall'assenso dei palestinesi.