Rispetto al mese precedente, il dato congiunturale del commercio al dettaglio a maggio 2021 è stimato dall'Istat in lieve crescita, sia in valore (+0,2%) che in volume (+0,4% ), con le vendite dei beni alimentari in calo del -2% in valore e del -1,9% in volume, mentre aumentano quelle dei beni non alimentari (+2% in valore e +2,2% in volume).


Il dato trimestrale, periodo di riferimento marzo-maggio 2021, registra un aumento delle vendite al dettaglio del +3,3% in valore e del +3,5% in volume. Sono in crescita soprattutto le vendite dei beni non alimentari (+5,9% in valore e +6,3% in volume), mentre risultano sostanzialmente stazionarie quelle dei beni alimentari (+0,1% in valore e in volume).


Su base tendenziale, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, a maggio 2021 le vendite al dettaglio aumentano del +13,3% in valore e del +14,1% in volume, grazie alla crescita del comparto non alimentare (+28,1% in valore e +28% in volume), mentre le vendite dei beni alimentari risultano, invece, in flessione del -1,5% in valore e del -0,6% in volume.

Tra i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (-4,0%). Gli aumenti maggiori riguardano Abbigliamento e pellicceria (+82,3%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+59,7%).


Rispetto a maggio 2020, il valore delle vendite al dettaglio aumenta in tutti i canali distributivi: la grande distribuzione (+8,3%), le imprese operanti su piccole superfici (+19,5%), le vendite al di fuori dei negozi (+19,4%) e il commercio elettronico (+7,2%).