La speranza di un trattamento anti-Covid viene dai lama
Si chiama Fifi il lama che ha permesso a dei ricercatori inglesi di mettere a punto una terapia anti-Covid i cui risultati sembrano essere più che promettenti.
Quello sviluppato dai ricercatori del Rosalind Franklin Institute nell'Oxfordshire è un trattamento basato sui "nanobody", frammenti di anticorpo costituiti da un singolo dominio di anticorpo monomerico variabile, che lama e cammello producono in maniera naturale in risposta al contagio da coronavirus.
Dopo che la terapia sarà testata sugli esseri umani, la sua somministrazione verrebbe effettuata tramite uno spray nasale e sarebbe in grado sia di trattare che prevenire il contagio.
Il professor Naismith, direttore del Rosalind Franklin Institute che ha partecipato alla ricerca, ha spiegato che i roditori contagiati dal coronavirus, dopo esser stati trattati con il nuovo spray nasale basato sui nanobody, si sono completamente ripresi entro sei giorni.
Il trattamento è stato realizzato vaccinando Fifi con un minuscolo frammento non contagioso della proteina del coronavirus, in modo da stimolare il suo sistema immunitario. I ricercatori hanno poi prelevato un campione di sangue dal lama selezionando e purificando i nanobody che più di altri corrispondevano alla proteina del coronavirus, in modo da coltivarli per produrne in grandi quantità.
I primi test sugli animali da laboratorio sono stati più che soddisfacenti, ma per la sperimentazione sull'uomo c'è ancora tempo.