"Sentiti il capo della protezione civile, il governatore e il suo vice, l’assessore alla salute e alcuni sindaci e amministratori del territorio ferito. Tutti operativi, altri pronti a intervenire, siamo al fianco delle popolazioni colpite da una bomba d’acqua dal cielo che, in poche ore, ha portato a terra più della metà della pioggia di un intero anno". (Matteo Salvini)
"Sono terribili le immagini dell’alluvione che ha colpito le Marche. A nome mio e di Fratelli d'Italia esprimo massima solidarietà alla popolazione, ci stringiamo intorno alle famiglie delle vittime. Siamo pronti a dare alla Regione Marche e al presidente Acquaroli, che ho sentito telefonicamente questa mattina, piena disponibilità e sostegno per fronteggiare questa emergenza". (Giorgia Meloni)

Due sono gli aspetti che colpiscono nelle dichiarazioni rilasciate da Salvini e Meloni in relazione alla gravissima emergenza causata dal maltempo in alcune aree delle Marche. La prima è di natura tecnica. Salvini ci ha fatto notare che stavolta la bomba d'acqua che ha causato l'emergenza idrica è piovuta dal cielo, facendo intendere, pertanto, che ci sono anche bombe d'acqua di altra natura. L'altro aspetto è politico. I due candidati a premier nelle prossime elezioni del 25 settembre si sentono già a Palazzo Chigi e, pertanto, si dicono pronti a dare alla regione Marche - loro -  disponibilità e sostegno per fronteggiare questa emergenza, a cui invece dovrebbe provvedere il Governo in carica.

Già che è stato citato, questa la dichiarazione del presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli: "Ho appena ricevuto le chiamate del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e del Presidente del Consiglio Mario Draghi. Il Presidente Mattarella ha espresso la solidarietà alla nostra comunità e gratitudine a tutti quanti stanno instancabilmente lavorando per i soccorsi. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha espresso la sua vicinanza rassicurandomi sul supporto per ogni necessaria esigenza. Il dolore per quanto accaduto è profondo ma la comunità marchigiana è forte e saprà reagire. Il pensiero va alle persone scomparse e alle loro famiglie, a cui esprimo cordoglio e vicinanza". 

Ma che cosa è accaduto nelle Marche?
 
La solita enorme quantità d'acqua piovuta in pochissimo tempo ha provocato sette morti in provincia di Ancona. Quattro sono le vittime a Ostra, una a Senigallia, una a Trecastelli e una a Barbara, dove ci sono ancora tre dispersi (tra cui una mamma con il suo bambino, trascinati via dall'acqua all'interno della loro auto). Isolato il comune di Cantiano, in provincia di Pesaro e Urbino, dove le fortissime piogge hanno trasformato le strade in veri e propri torrenti. A Senigallia è esondato il Misa.

Il numero delle vittime, purtroppo, è però parziale, tanto che i morti sarebbero già saliti a 10. Si registrano anche alcune centinaia di sfollati.

Secondo quanto riferito dalla Protezione Civile, nella provincia di Ancona si sono abbattuti in due, tre ore 400 millimetri di pioggia, la metà di quello che piove in un anno nella Regione. È stato un evento estremamente intenso causato dal caldo di questi giorni che si è scontrato con con una cella di aria fredda, a determinare un fenomeno di tale violenza.

La protezione Civile ha lanciato un'allerta meteo anche per le prossime ore per piogge da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su settori interni della Toscana centro-meridionale, Umbria, Lazio orientale e centro-meridionale, Campania settentrionale e settori occidentali di Abruzzo e Molise, con quantitativi cumulati moderati, fino ad elevati su Lazio meridionale e Campania settentrionale in serata.

 

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