Tra propaganda, bugie e "body bag" l'America ha iniziato a ritirare le misure del lockdown
Dei 50 Stati americani, quasi la metà, probabilmente 23, per una popolazione di circa 115 milioni di persone, entro lunedì prossimo avrà revocato la maggior parte delle restrizioni finora messe in atto per arginare il contagio da Covid-19. Successivamente, altri 8 Stati, con una popolazione di 53 milioni di abitanti, seguiranno il loro esempio entro metà maggio.
Il restante numero di Stati, con 161 milioni di persone, continuerà a mantenere delle misure di prevenzione, anche se saranno concesse molte scappatoie alle grandi aziende, come dimostra il caso della Boeing che ha potuto richiamare al lavoro 27mila dipendenti nell'area di Seattle, nello Stato di Washington, nonostante siano ancora in vigore le misure del lockdown. Lo stesso accade in Michigan, dove riapriranno le fabbriche che producono automobili.
In pratica, gli Stati Uniti stanno avviando una fase 2 senza ancora aver atteso che il contagio sia diminuito. Il numero totale dei casi è arrivato a superare la soglia di 1,1 milioni, con 164mila guariti e 65mila morti. Numeri elevati, statisticamente accettabili in rapporto alle dimensioni della nazione, ma comunque preoccupanti, tenendo conto che il plateau del picco epidemico è ancora costante - 34mila i nuovi casi al 1 maggio - e che il virus si sta lentamente spostando da est a ovest pronto ad estendersi agli Stati centrali, prima di dilagare in quelli costieri che si affacciano sul Pacifico, dove finora risultano più colpite solo alcune grandi aree urbane.
Gli americani che vivono negli Stati dove le misure del lockdown vengono ritirate in toto o in gran parte non potranno rifiutarsi di tornare al lavoro o di mettersi alla ricerca di un nuovo impiego perché altrimenti, indipendentemente dalle preoccupazioni per la loro salute, rischierebbero di perdere il sussidio di disoccupazione.
Per giustificare, in qualche modo, la fase di riapertura e far credere agli americani che esista una cura contro la Covid-19, venerdì la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato l'utilizzo del "Remdesivir", prodotto dalla Gilead Sciences, per curare i pazienti gravi colpiti da Covid-19. Notizia a cui i media hanno dato enorme evidenza.
L'approvazione è limitata al trattamento di adulti e bambini ricoverati in gravi condizioni, cioè nel caso abbiano una quantità minima di ossigeno nel sangue e necessitino di ossigenoterapia o di un ventilatore meccanico.
In realtà, lo studio che ha portato all'approvazione della FDA - sponsorizzato dall'Istituto nazionale di allergie e malattie infettive con il coinvolgimento di oltre 1.000 pazienti - ha stabilito soltanto che quelli a cui veniva somministrato il Remdesivir sono guariti più velocemente di quelli trattati con un placebo: 11 giorni contro 15. Il guaio è, però, che il farmaco non ha ridotto il tasso di mortalità in maniera evidente e significativa!
L'importante, però, è che gli americani credano che esista una cura, al di là della sua reale efficacia, contro la Covid, in modo da poter così tornare alla normalità.
Ma che cosa accadrà nei prossimi giorni? Secondo quanto ha riportato NBC News, l'Ente federale per la gestione delle emergenze (FEMA) il mese scorso "ha ordinato oltre 100mila nuove sacche per contenere le vittime di Covid-19". Il Dipartimento della sicurezza nazionale, di cui la FEMA fa parte, ha effettuato un ordine di acquisto per 5,1 milioni di dollari ad un'azienda in California. Nello stesso periodo in cui ha firmato il contratto per le "body bag", la FEMA ha anche avviato una gara per il noleggio di circa 200 mezzi provvisti di impianti di refrigerazione. E la FEMA non è l'unico ente che si sta adoperando per non trovarsi impreparato ad un aumento del numero delle vittime!
Quindi, mentre negli Usa da una parte si spinge per un ritorno alla normalità, dall'altra si dà per scontato che ciò possa far salire ulteriormente il livello del contagio, ipotesi che sarebbe stata discussa alla Casa Bianca in una riunione del 25 aprile.
Alle esigenze del capitalismo, evidentemente, negli Stati Uniti si deve sacrificare un certo numero di vittime, un pegno da pagare ritenuto, a quanto sembra, del tutto giustificato. Ma quei morti, però, apparterranno solo a una parte della popolazione e non sarà certo quella più ricca! Nonostante ciò, ci sarà qualcuno che continuerà a dire che l'America è la più grande democrazia al mondo. Se così è, vengono i brividi solo ad immaginare che cosa potrebbe accadere nel caso non fosse una democrazia!