Si è svolto in sala Giunta il confronto tra l’Amministrazione comunale ed i rappresentanti delle associazioni di commercianti e ristoratori. Tre i punti affrontati: l’estensione del suolo pubblico per consentire di mantenere le attività svolte prima dell’emergenza Covid-19; la chiusura del centro cittadino alle auto e, terzo punto, la gestione della «movida» dopo le polemiche delle ultime settimane. A rappresentare l’Amministrazione il Sindaco Giovanni Formica e l’Assessore al Turismo Pierpaolo Ruello. Sul suolo pubblico il primo cittadino ha detto che la Regione ha previsto l’esenzione da maggio sino ad ottobre, prevedendo quale ristoro per i Comuni delle somme previste in un fondo, che assicura il pagamento di quanto concesso in più sino al 50 per cento. «La scelta dell’Amministrazione – ha detto Formica – è ancora più estensiva e siamo pronti a concedere più suolo pubblico, se serve ad assicurare alla specifica attività il mantenimento delle condizioni preesistenti. Vorrei ribadire nel senso che, se un ristoratore aveva 40 coperti, sarà messo nelle condizioni di rispettare le norme Covid-19 e mantenere quei posti». Egli ha poi spiegato che le richieste al Comune dai ristoratori seguono questo principio, anche se qualcuna è sovradimensionata, e che esistono differenze d’approccio, ad esempio tra bar e ristoranti, «ma, al di là di tutto il nostro obiettivo è creare le condizioni per fare ripartire tutti»; quindi il passaggio relativo all’isola pedonale, alla fine il più controverso: entro fine mese, probabilmente già la prossima settimana, il centro cittadino diventerà off limits per gli automobilisti. La chiusura al traffico dovrebbe essere doppia: la prima interesserà il tratto compreso tra via Cassisi e la chiesa di San Giacomo; la seconda la via Cumbo Borgia, da piazza Duomo sino a piano Baele. In virtù di ciò saranno pedonali anche l’ultima parte di via Medici e lo stesso Piano Baele, decisione non unanime nei consensi, perché tra gli esercenti continua a permanere una divisione tra conservatori ed innovatori. I primi, in prevalenza i titolari dei negozi, esprimono perplessità su tale scelta, ritenuta penalizzante per mancanza di parcheggi e servizi con la conseguenza che la chiusura del traffico in centro rischia di provocare ingorghi ed allontanare i visitatori. Di diverso avviso i ristoratori: «Non possiamo rimanere fermi a venti anni fa. – ha detto Natale Tricamo – Occorre fare scelte rivoluzionarie, nel senso buono del termine e soprattutto coraggiose. Questo è il momento, giacché tutti siamo in ginocchio per l’emergenza, che abbiamo dovuto affrontare». Formica si è detto convinto che questa iniziativa sarà positiva, perché permetterà ai cittadini e agli ospiti di vivere la città. «Con la chiusura, che abbiamo immaginato, – ha detto – si perdono appena 30 parcheggi (quelli di fronte al Municipio), ma ritengo che utilizzare gli spazi della riviera di Ponente e di piazza 25 Aprile consentirà a tutti di raggiungere la marina Garibaldi in pochi minuti. Abbiamo calcolato la distanza e il punto più lontano prevede un tempo di percorrenza a piedi di dieci minuti. Non credo sia una cosa impossibile». Il primo cittadino ha comunque anticipato che l’isola pedonale sarà attuata solo nei giorni di venerdì, sabato e domenica, probabilmente a partire dalle ore 20:00, e si avrà una fase sperimentale di due settimane. «Vedremo i riscontri, – ha concluso Formica – ma, se non si comincia, ci ritroveremo sempre con gli stessi problemi e le stesse lamentele». I commercianti hanno chiesto all’Amministrazione di pubblicizzare il più possibile questa chiusura del centro cittadino per evitare nelle strade rimanenti aperte file chilometriche, che, oltre a provocare conseguenze negative dal punto di vista ambientale, rischiano di allontanare le persone da Milazzo. Terzo punto, anch’esso particolarmente delicato, riguarda la gestione dell’ordine pubblico e della sicurezza nelle ore notturne. Il Sindaco ha anticipato che domani, al pari degli amministratori degli altri Comuni turistici messinesi, sarà in Prefettura per una riunione del Comitato. «Vediamo le risultanze, ma sarà opportuno cercare di evitare il ripetersi dei fenomeni poco edificanti nell’ultimo week-end scongiurando il rischio di provvedimenti penalizzati. I titolari delle attività hanno spiegato che le criticità riguardano solo qualche locale e sarebbe opportuno potenziare i controlli anche nella somministrazione di alcolici ai minorenni. Non è giusto che tutti finiamo con l’essere penalizzati, perché qualcuno non rispetta le regole. – è stato sottolineato – Sarebbe la fine per molti di noi, poiché già siamo rimasti chiusi quattro mesi per la pandemia. Si diano delle indicazioni precise (prevedendo ad esempio che ogni locale abbia uno steward per la sicurezza) e si operino i controlli. A quel punto chi sbaglia sarà giusto che paghi. Milazzo da sempre è stata riconosciuta come città tranquilla nelle ore notturne. Non può il singolo caso stravolgere questa immagine». Formica è inoltre intervenuto a proposito delle notizie relative all’avvio, già a partire dalla prossima settimana, di diversi centri estivi in città, per informare soprattutto i genitori sull’importanza, prima di iscrivere i bimbi alle colonie, di accertare anche direttamente presso gli uffici comunali, che le attività siano state autorizzate. «Pur comprendendo le esigenze, anche di natura economica, che spingono i titolari di asili privati e ludoteche a costruire un’offerta di servizi per la stagione, il Comune vigilerà, perché tutte le attività si svolgano in piena sicurezza e nel rispetto delle disposizioni dettate per fronteggiare il rischio d’una ripresa della pandemia: è importante ricordare che il Governo Nazionale ha adottato con l’ausilio dei tecnici un protocollo disciplinante il corretto svolgimento delle colonie estive, dettando misure puntuali e non derogabili a garanzia della salute dei nostri piccoli, delle loro famiglie e quindi dell’intera comunità. Tutti i progetti, per essere in regola, devono ottenere la preventiva approvazione degli organi comunali e per quanto di competenza delle autorità sanitarie».