La droga, la Convenzione di Istanbul e il consenso sono elementi a favore della tesi della ragazza che ha denunciato per stupro Leonardo la Russa
Lo scambio di messaggi avuto con l'amica da parte della ragazza che accusa il figlio di Ignazio La Russa di violenza sessuale è riportato dal Corriere della Sera, non essendo ancora stato depositato nell'indagine di cui sono stati incaricati il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pm Rosaria Stagnaro.
"Amo.. mi sono risvegliata da La Russa, ma che problemi ho.. o mi hanno drogata… Non mi ricordo bene, non va bene, faccio troppi casini. Non sono normale, raccontami di ieri".
È questo il primo messaggio che la presunta vittima ha scritto alla sua amica mentre è ancora a casa di Leonardo Apache.
"Mi sto prendendo male, ma davvero, troppo. Cosa è successo? Amo mi sono svegliata qui da lui e non ricordo nulla. Aiuto…", continua.
L'amica le risponde così:
"Tu sei da lui ora? Avete fatto sesso? Scappa, scherzi, va via subito. Penso che lui ti abbia drogata, ma tu non mi ascoltavi ieri, sei corsa via e non ti ho più trovata. Stavi benissimo, fino a quando lui ti ha offerto il drink, tu eri stata normale, eri stranormale. Avevamo fatto delle strisce anche lì all'Apophis, [ma] non è quello che ti ha fatto diventare strana, è dopo il drink che sei diventata strana strana. Lo continuavi a baciare io ti ho chiesto se lui ti piacesse o meno, e tu mi fai 'Sì lo amo'. Poi hai urlato 'facciamo una botta', io ti ho spiegato che l'abbiamo finita assieme"."Non ricordo nulla", replica di rimando la presunta vittima. "Pensi ti abbia stuprata? Perché ti ha sicuramente drogata. Comunque, che m…a, sempre odiato".Non mi ricordo nulla amore, ma niente proprio. Lascia stare. Che non esca la cosa... spero non mi abbia vista nessuno. Che vergogna, amo mi dovevi portare via"."Spero lo denunci", le risponde l'amica. "L'abbiamo fatto, da come dice, non mi ricordo nulla". "Ti ha per forza drogata, non può essere c. Non ti fa quell'effetto. Non era mai successo tutte le altre serate". "Mi ha drogata. Mi ricordo tutto perfettamente fino a un certo punto. Ma ti rendi conto… Che vergogna. Sto uscendo. Non ho parole… Inizia pure a girarmi la testa… Sono terrorizzata, sto aspettando che mi porti le mie cose, vestiti e cose varie, me ne vado".
E l'ultimo messaggio dice:
"È giusto che denunci la cosa, però stai veramente attenta, suo padre è il presidente del Senato".
Dal punto di vista della cronaca, dopo la prima dichiarazione di Ignazio La Russa che definiva il racconto della ragazza inattendibile perché oltretutto aveva ammesso di essersi drogata, i media che supportano il governo di estrema destra puntano sul fatto che la ragazza avesse assunto una quantità di droghe e alcol tale da averle fatto dimenticare di esser stata consenziente al rapporto sessuale...
Il problema è che l'avvocato della ragazza punta proprio sul fattore droga per avvalorare la tesi dello stupro... al di là se la ragazza l'abbia assunta da sola (cosa che lei stessa ammette nella denuncia) o le sia stata data anche dal figlio di La Russa.
In relazione al reato di violenza sessuale, la legge italiana stabilisce che anche il sesso senza consenso è stupro. Secondo la Convenzione di Istanbul, recepita in toto dall'Italia, il consenso "deve essere dato volontariamente, quale libera manifestazione della volontà della persona, e deve essere valutato tenendo conto della situazione e del contesto".
La relazione esplicativa alla Convenzione di Istanbul chiarisce inoltre che i procedimenti giudiziari richiederanno una valutazione sensibile al contesto delle prove per stabilire, caso per caso, se la vittima abbia liberamente acconsentito all'atto sessuale compiuto.
Va inoltre sottolineato che il consenso inteso come un accordo volontario per impegnarsi in una particolare attività sessuale, può essere revocato in qualsiasi momento e può essere concesso liberamente e sinceramente solo laddove il libero arbitrio di una delle parti consenzienti non sia sopraffatto da circostanze coercitive e quando la persona sia effettivamente in grado di esprimerlo.
Su questo l'avvocato della ragazza ha puntato la sua denuncia per dimostrare la tesi dello stupro.
Pertanto, chiunque si danni l'anima per dimostrare quanto la ragazza fosse piena di droga, non fa altro che avvalorare la tesi dell'accusa.