Numerosi esponenti del mondo diplomatico hanno partecipato il 14 maggio scorso all’evento di commemorazione  del 168 ° Anniversario della Fondazione Fondazione del Consolato Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli che si è tenuto presso la Biblioteca Nazionale della città partenopea. 

Tra i presenti anche Camillo Zotti, in rappresentanza di Vito Grittani, ambasciatore A.D. presso il Ministero degli Esteri della Repubblica di Abcasia, Paese che intrattiene con il Venezuela normali rapporti diplomatici. 

L’evento è stato l’occasione per evidenziare come le relazioni ufficiali tra l’Italia ed il Venezuela  abbiano avuto inizio il 17 marzo 1856 con l’istituzione proprio a Napoli di un Consolato del Venezuela, in seguito agli intensi rapporti commerciali e culturali nati tra entrambi i Paesi. 

“Ringraziamo – ha commentato Vito Grittani – Rubín De Celis Núñez, console generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli per l’invito all’importante incontro che ha messo in risalto gli stretti legami tra Italia e Venezuela. Moltissime famiglie, specie del Centro e del Sud, hanno avuto e hanno parenti ed amici che hanno scelto il Paese sudamericano per la loro seconda vita. Anche con la Repubblica di Abcasia i rapporti del Venezuela sono molto stretti e l’auspicio è di consolidarli ulteriormente mediante scambi culturali, politici ed economici. Il Venezuela è un grande Stato nello scenario politico internazionale”. 

La cronologia dei rapporti tra Italia e Venezuela vede nel 1857 l’istituzione della prima legazione consolare italiana nello Stato venezuelano con sede a Maracaibo e nel 1859 della seconda con sede a La Guaira, destinata ad accogliere i migranti provenienti dall’allora Regno delle Due Sicilie in Venezuela. 

Con la costituzione del Regno d’Italia nel 1861, sotto il mandato del re Vittorio Emanuele II, fu sottoscritto il Trattato di amicizia, commercio e navigazione, che tuttora è in vigore tra i due Paesi.  Nei primi anni del Novecento e nel secondo Dopoguerra si sviluppano i maggiori flussi migratori tra l’Italia e lo Stato venezuelano . Attualmente gli Italiani presenti sul territorio venezuelano sono circa 160.000, la maggior parte dei quali in possesso anche della cittadinanza venezuelana. Si stima inoltre che siano più di un milione e mezzo i venezuelani con ascendenza italiana.

I flussi migratori più significativi verso lo Stato del sud America  provengono dall’Italia centrale e meridionale (Campania, Sicilia, Abruzzo e Puglia). Oggi la comunità italiana risulta pienamente inserita nel contesto venezuelano, e fin dall’inizio il processo di integrazione e il radicamento nel Paese è stato incoraggiato attivamente dalle autorità locali.

Nei suoi 168 anni di attività, il lavoro del Consolato Generale del Venezuela a Napoli, è stato sempre quello di servire con impegno e rispetto sia la comunità venezuelana che  quella italiana

“Con la comunità italiana – sottolinea una nota dello stesso Consolato – abbiamo stretto negli anni vincoli indissolubili di solidarietà e di amicizia, in quanto il Venezuela da sempre è stato un Paese accogliente, rispettoso dei diritti, nella ricerca continua di promuovere il progetto di inclusione sociale”.

Dopo i saluti istituzionali di Lucia Marinelli, direttrice delegata della Biblioteca Nazionale di Napoli e di Esquía Rubín De Celis Núñez, console generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli sono intervenuti sul tema “Migrazione tra Italia e Venezuela” Gennaro Carotenuto,  professore di Storia Contemporanea dell’Università della Campania e Monica Stravino,  professoressa e poetessa del Liceo Linguistico Amaldi – Nevio. S. Maria Capua Vetere, sul tema “L’arte come ponte di amicizia tra due popoli”. 

Inaugurata inoltre per l’occasione la mostra itinerante: “Storie e volti dell’immigrazione in Venezuela nel XX secolo (1947-1952)” dell’Archivio Storico del Ministero del Potere Popolare degli Affari Esteri del Venezuela e una esposizione fotografica e di antichi manoscritti dedicati al tema della migrazione, del Consolato Generale del Venezuela a Napoli.