Il portavoce del ministero della Difesa armeno, Shushan Stepanyan, ha dichiarato che uno dei caccia SU-25 dell'Armenia è stato abbattuto nella mattinata di martedì mattina e il pilota è morto.

Chi lo ha abbattuto? Secondo l'Armenia un F-16 all'interno del proprio spazio aereo. Ma l'Azerbaigian, che non dispone di F-16, ha negato qualsiasi responsabilità. Stavolta, gli armeni concordano, perché dell'abbattimento incolpano la Turchia che di F-16 ne ha... e molti. 

Ma anche la Turchia, che nel conflitto per il Nagorno-Karabakh ha apertamente preso le parti dell'Azerbaigian, ha negato un suo intervento... almeno ufficialmente.

Martedì, sia l'Armenia che l'Azerbaigian hanno dichiarato che pesanti combattimenti sono continuati nel Nagorno-Karabakh anche durante la notte.

Le autoproclamatesi autorità della Repubblica dell'Artsak hanno reso noto che 87 dei propri militari sono stati uccisi e 120 feriti dall'inizio dei combattimenti, in base a quanto ha riportato l'agenzia di stampa Armenpress.

Ma le stesse autorità hanno quantificato anche i danni inflitti al nemico, indicando come distrutti un aereo, quattro elicotteri e un certo numero di carri armati, oltre alla morte di 400 soldati.

L'Azerbaigian non ha rilasciato dati relativi alle perdite militari, ma ha dichiarato che almeno 12 civili sono stati uccisi dal fuoco armeno.

La Russia, che ha una base militare in Armenia ma che è anche in ottimi rapporti con l'Azerbaigian, ha chiesto di nuovo un cessate il fuoco immediato, ma per il momento, sia il primo ministro armeno Nikol Pashinyan che il presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev, non hanno intenzione di intavolare alcun tipo di trattativa.

Considerando che per la Turchia qualsiasi conflitto in un'area che ritiene di proprio interesse (il "sultano" turco si è messo in testa di ricreare l'impero ottomano e gli interessi della Turchia adesso si estendono fino alla Libia e al corno d'Africa, oltre che a parte del Medio Oriente) è un'occasione per aumentare la sua influenza, è certo che Erdogan non si lascerà sfuggire questa opportunità. Come dimostra l'intervento odierno del suo F-16 e, al di là delle dichiarazioni di facciata che invitano ad avviare colloqui di pace, si è probabilmente già attivato per offrire aiuti concreti all'Azerbaigian, nonostante la Turchia faccia parte della Nato.

Quindi, sembra improbabile che a breve si possa sperare in un cessate il fuoco.