"Vogliono indagare Arianna Meloni: un retroscena de Il Giornale molto preoccupante per la nostra Democrazia. Ascoltate!"

Questo l'allucinato quanto allucinante commento del (post) camerata Donzelli ad un articolo a firma di Alessandro Sallusti, pubblicato su il Giornale, titolato "Vogliono indagare Arianna Meloni".

In un guazzabuglio di annunci, sospetti e congetture in cui vengono tirati in ballo magistrati, partiti di opposizione, il "sistema Palamara" e persino la moglie del premier spagnolo Sanchez, ci viene spiegato che la sorella della premier sarebbe al centro di un complotto teso a delegittimare Giorgia Meloni.

Il motivo dell'inchiesta, gli argomenti a sostegno, chi la stia conducendo... non vengono rivelati, ma viene solo ipotizzato un possibile traffico di influenze, in base a una dichiarazione di giorni addietro della renziana Raffaella Paita!

In pratica, dall'assurdo si passa al grottesco... o viceversa.

Due le logiche conseguenze che possono spiegare "l'iniziativa" di Sallusti, considerando la mancanza di una pur minima sostanza a supporto di quanto ha pubblicato.

La prima è il caldo che, come è risaputo, alle persone di una certa età gioca brutti scherzi. La seconda è, invece, che si sia prestato alla necessità da parte dei (post) fascisti di buttare la palla in tribuna per evitare che l'opinione pubblica, al rientro dalle vacanze possa leggere di problemi nella maggioranza a causa di disaccordi politici (lo ius scholae è solo un piccolo campanello d'allarme) sulle prossime scelte scelte di governo, con una finanziaria che deve fare i conti con i paletti di Bruxelles e un debito pubblico ormai fuori controllo, che si accinge a raggiungere quota 3mila miliardi.