Secondo il report Statistica Today ICT 2023 di Istat, le donne rappresentano solo il 17% degli specialisti ICT in Italia, un dato ancora ben al di sotto della media europea. Negli ultimi anni, la crescita della presenza femminile nel settore digitale è stata lenta e insufficiente, lasciando l'Italia nelle retrovie rispetto agli altri Paesi europei.

Non si tratta solo di numeri: il gender gap nel tech si traduce in minori opportunità di carriera, una bassa rappresentanza nelle posizioni di leadership e una disparità retributiva ancora marcata. Secondo Openpolis, nei ruoli più tecnici del digitale – come Cloud Computing e Data & AI – le donne non superano il 30% della forza lavoro.

Ma cosa significa per una donna costruire una carriera e ricoprire un ruolo di leadership nel settore tech in Italia?

Oggi intervistiamo Chiara Rostagno, Project Manager e Art Director in InYourLife Web Agency, un'agenzia di marketing digitale di Lastra a Signa (FI). Condividerà la sua esperienza, le difficoltà incontrate e la sua visione per un futuro più inclusivo nel digitale.

Dal mondo analogico al digitale: il percorso di Chiara
Chiara, raccontaci un po’ di te. Come sei arrivata a lavorare nel digitale e a ricoprire il doppio ruolo di Project Manager e Art Director in InYourLife?

Direi un po’ per scelta e un po’ per fortuna. La mia prima esperienza lavorativa è stata nel mondo della comunicazione, ma in un’epoca in cui il digitale non esisteva ancora. Lavoravo nella produzione di documentazione didattica per una società del gruppo Olivetti, utilizzando una macchina da scrivere elettronica e pellicole trasparenti per creare lucidi da proiettare in aula. Un’era completamente diversa da quella attuale, ma che mi ha insegnato molto sulla grafica e sulla comunicazione.

Dopo una pausa di dieci anni dedicati ai miei figli, mi sono trovata di fronte a un mondo completamente cambiato: il web era esploso, trasformando la comunicazione e le tecnologie. Ho deciso di aggiornarmi e acquisire nuove competenze, scoprendo una passione per il settore tech. Qui entra in gioco il destino: ho conosciuto Michele Tarulli, titolare di InYourLife, che ha creduto in me e mi ha offerto la posizione di web designer, nonostante la mia scarsa esperienza iniziale. Da quel momento, il mio ruolo è cresciuto fino a diventare Project Manager e Art Director.

So che hai intrapreso un percorso di studi lontano dal digitale. Come hai scoperto questa passione e l’hai trasformata in una carriera?

Ho studiato Ragioneria, un percorso scelto dai miei genitori perché considerato "sicuro" per il futuro. I numeri mi piacciono e mi sono sempre trovata a mio agio con il pensiero logico, ma la mia inclinazione creativa è emersa più tardi, grazie all’esperienza lavorativa.

Dopo il diploma, il mio obiettivo era l’indipendenza economica. Ho avuto l’opportunità di fondare un’azienda di documentazione didattica, che mi ha fatto scoprire un lato creativo che non sapevo di avere. Quando il digitale ha preso piede, ho capito che era il momento di reinventarmi: con impegno e passione, sono arrivata al ruolo che ricopro oggi.

 
Woman in Tech: la sfida per l’Italia 2025
Quali sono state le sfide più grandi che hai affrontato come donna in un settore storicamente dominato dagli uomini?

Sorprendentemente, il mio principale ostacolo non è stato il predominio maschile. In InYourLife, fortunatamente, non ho mai vissuto discriminazioni di genere. La mia sfida più grande è stata un’altra: dimostrare il mio valore in un settore in cui all’inizio avevo meno competenze rispetto ai colleghi, molti dei quali molto più giovani di me. Nel tech, la giovane età è spesso vista come un vantaggio, perché tutto cambia velocemente. Ho dovuto lavorare sodo per sentirmi sicura delle mie capacità e dimostrare che l’esperienza e l’adattabilità contano quanto l’innovazione.

Rispetto a 19 anni fa, pensi che il gender gap in Italia si stia riducendo?

Spero di sì, anche se il problema è ancora molto presente, come dimostrano i dati. Nel mio ruolo, faccio spesso recruiting e vedo molte ragazze preparate e motivate, con percorsi formativi eccellenti. Il fatto che il genere possa ancora rappresentare un ostacolo mi sembra assurdo, ma purtroppo è una realtà.

Quali sono i passi fondamentali per rendere il settore tech più equo per le donne?

Non credo nelle "quote rosa" come soluzione. La selezione dovrebbe basarsi esclusivamente su merito, competenze e attitudine. Oggi le donne hanno pari accesso alla formazione e il lavoro agile offre più possibilità di conciliare carriera e famiglia. Il vero cambiamento deve avvenire nella mentalità aziendale e sociale.

 
Creatività e tecnologia: un equilibrio essenziale. Come unisci il lato creativo e quello tecnico nel tuo ruolo?

Nel web design, creatività e tecnica sono inscindibili. Un web designer non è un pittore, ma un artigiano digitale, che deve saper combinare estetica e funzionalità per trasmettere un messaggio efficace. Come Project Manager, il mio lavoro è ancora più complesso: servono organizzazione, conoscenza tecnica, diplomazia e sensibilità.

 
Leadership e lavoro di squadra

Cosa significa per te essere una leader nel digitale?
Gestire un team è una grande soddisfazione, ma anche una sfida costante. Significa costruire fiducia con lo staff e i clienti, coordinare progetti e mantenere una visione d’insieme. È un ruolo che richiede organizzazione e disponibilità, perché bisogna essere pronti a gestire più richieste contemporaneamente. Per farlo al meglio, avere scalette e prendere appunti è fondamentale.

Che consiglio daresti alle donne che vogliono entrare in ruoli di leadership nel tech?
Studiare, essere sempre aggiornate e sviluppare capacità di gestione e problem solving. Nel digitale servono flessibilità, prontezza e la capacità di affrontare il cambiamento con determinazione.

 
C’è un progetto che ha segnato la tua carriera?
Non uno in particolare. Ogni progetto è importante per chi lo commissiona e va realizzato al meglio. Alcuni mi hanno dato soddisfazione dal punto di vista grafico, altri sono stati più impegnativi nella gestione del cliente. Portarli a termine è sempre un traguardo e un’occasione per migliorarsi.

Visione e futuro del digitale
La situazione delle donne nel tech è migliorata?
Sì, ma c’è ancora molto da fare. Le donne hanno oggi più opportunità di formazione, ma il gender gap nel settore ICT è ancora evidente. La chiave sta nel valorizzare il merito, indipendentemente dal genere, e creare ambienti di lavoro più inclusivi.

Come immagini il settore digitale tra 10 anni?
L’IA rivoluzionerà molti ruoli, ma chi saprà combinarla con creatività e pensiero critico avrà un vantaggio competitivo. Il futuro sarà di chi saprà adattarsi e innovare.

Aggiornati. Fatti valere. Credi in te stessa
Qual è il miglior consiglio che hai ricevuto nella tua carriera?
Essere sempre pronte al cambiamento. Nel digitale, quello che funziona oggi potrebbe essere obsoleto domani. Non bisogna mai smettere di aggiornarsi, di mettersi in gioco e di cercare nuove soluzioni. La capacità di adattarsi è ciò che fa la differenza tra chi resta indietro e chi costruisce il futuro.

Se dovessi descrivere la tua esperienza in una frase per ispirare le altre donne, quale sarebbe?
Aggiornati, lavora sodo e credi in te. Parafrasando un famoso film di Julia Roberts: "Aggiornati, sgobba e credi in te".