Questo articolo è dedicato a coloro che nell'ultima legislatura sono andati a votare e hanno contribuito ad eleggere simili rappresentanti.

Matteo Salvini:

"Cuore e impegno (e telefono che squilla di continuo) dedicati ai cittadini di Emilia e Romagna che lottano con acqua e fango. Un Milan senza cuore, grinta e idee non merita neanche un pensiero".

Questo è ciò che un ministro della Repubblica ha scritto su Twitter, o meglio... ha avuto il coraggio di scrivere su Twitter, mettendo sullo stesso piano una catastrofe naturale che - dopo tutti i conti - avrà provocato miliardi di danni, oltre a quasi dieci vittime accertate. Ma per uno come Salvini, tifoso del Milan, una simile catastrofe è paragonabile a quella della squadra per cui tifa che non è riuscita ad accedere alla finale di Champions... oltretutto sconfitta dall'inter.

Il post, poi, è stato cancellato, ma non così in fretta in modo da non venir notato.


Ma anche il senatore degli arabi, Matteo Renzi, non è stato da meno:

"I soldi del PNRR vanno messi per il progetto Italia Sicura, la struttura contro il dissesto idrogeologico, non per gli stadi di calcio. Lo capiranno, finalmente?"

Il motivo del post renziano? La necessità di destabilizzare il sindaco Nardella, in vista degli appuntamenti elettorali che riguarderanno Firenze il prossimo anno. Poiché nella ristrutturazione del Franchi il fiorentino (seppur del contado) Renzi ha individuato un traino elettorale per il Pd in quella città, ogni occasione è buona per ostacolarlo. Nessun euro del Pnrr verrà speso per il restauro del Franchi. Erano stati promessi per le opere a corredo relative al quartiere per integrarlo al meglio con il restauro dello Stadio e non sono stati approvati dall'Ue (e non ci sarebbe da stupirsi se in questa decisione ci fosse la manina del rignanese). Il Franchi, invece, è stato riconosciuto come bene culturale e già da tempo il suo restauro è stato deciso e finanziato dal relativo ministero, con soldi già assegnati... Il Pnrr non c'entra nulla. Nonostante ciò il senatore, scrittore, relatore, consigliere d'amministrazione, consulente, promoter e quant'altro, Matteo Renzi, ha utilizzato l'alluvione in Emilia-Romagna per poter criticare e ostacolare il restauro del Franchi.

A vergogna si aggiunge vergogna, anche per quanto riguarda il suo modo di affrontare il dissesto idrogeologico. Infatti, per combattere le celle temporalesche che in una area geografica ristretta scaricano in poche ore la quantità di pioggia che prima si registrava in uno o più mesi, servono a poco bacini più o meno grandi come scolmatori dell'acqua in eccesso... perché nei prossimi anni quello a cvui assistiamo adesso continuerà a peggiorare. Che fare di più intelligente? Bisognerebbe smettere con le trivellazioni nell'Adriatico che il rignanese promuove con sua enorme soddisfazione e spendere i soldi per supportarle nel promuovere la realizzazione di parchi eolici e fotovoltaici. Evidentemente, dalla realizzazione di tali opere, finora, non ha ancora ricevuto conferme di una qualche utilità che lui possa aver valutato conveniente.

D'altra parte, come è ormai evidente, la convenienza per Renzi è tutto. Lo ha detto ieri a DiMartedì il suo ex alleato Carlo Calenda.

Carlo Calenda, leader di Azione, dopo aver criticato duramente il passaggio di alcuni esponenti del suo partito a Italia Viva, ha accusato Renzi di aver orchestrato un "scippo" di parlamentari e consiglieri regionali, senza rispettare la comunità che li aveva eletti. Calenda ha anche escluso qualsiasi alleanza con Renzi alle prossime elezioni europee, affermando di aver "già dato" e di non fidarsi del suo modo di fare politica. Calenda ha poi contrapposto il suo impegno sul territorio per sostenere le liste civiche alle amministrative con le "faccende affaccendate" di Renzi.

"Renzi ha fatto Renzi. Io mi sono fidato quando mi ha detto - parole di Calenda riferite a Renzi - 'io guadagno 2 milioni e mezzo con gli arabi, faccio un passo indietro, voglio fare il partito liberale... Io sono molto impegnato all'estero, guadagno un sacco di soldi, ti aiuto a costruire questo (la coalizione tra Azione e Italia Viva)'. C'ho creduto... ho sbagliato...

Ecco chi è Renzi... ma Calenda gli è da meno? E con un uno che ti dice una cosa del genere, che te (Calenda) hai già criticato per tale motivo... poi ci fai un'alleanza? 

E questi due, Renzi e Calenda, passano il tempo a dare lezioni di morale e di buon governo a chiunque.


Ma si potrebbe continuare con altri esempi che riguardano decine di altri politici che dicono di rappresentare l'interesse degli elettori, ma che dimostrano di non esserne capaci... quando va bene. Quando va male, è perché rappresentano gli interessi di altri... in funzione dei loro interessi.

E noi dovremmo scomodarci per eleggere gente simile come propri rappresentanti?



Crediti immagine: twitter.com/grande_flagello/status/1658802413548060674