"Chi ha paura di Trump ha paura del futuro. Chi pensa che a Washington ci sia un nemico non ha capito nulla.Anche la politica dei dazi può essere un'occasione per un ulteriore guadagno per le imprese del sistema Italia: abbiamo una grande opportunità di cambiamento"."Sono convinto che Trump sia l’unico leader capace di portare finalmente alla pace, a differenza di un’Europa al collasso e marginale guidata da Ursula, Parigi e Berlino. Il nostro governo ha l’occasione storica di riportare l’Italia ad essere centrale a livello internazionale. Macron vuole l’esercito europeo? Sbagliato e arrogante. Preoccupanti i toni di Von der Leyen: anziché insistere su pace e diplomazia insiste sul rafforzamento militare europeo. Discorso pericoloso e irresponsabile. In Europa il Ppe ha finalmente ammesso che dire no ai motori tradizionali dal 2035 è un errore: la Lega ha sempre votato contro queste euro-follie che hanno distrutto fabbriche e lavoro. È necessario ora rimuovere le multe alle case automobilistiche... multe che pagano i nostri cittadini con la cassa integrazione delle linee di produzione dell’endotermico. ...""E se lo dice pure Repubblica… Fiducia ai massimi in Trump (e con un consenso tra gli elettori Lega del 73%) e al minimo in Zelensky (dimezzata in due anni). La realtà e il desiderio di pace superano la menzogna mediatica e l’interesse di pochi a proseguire la guerra".PACE in Ucraina; PACE fiscale in Italia. Mentre in Europa Von der Leyen e Macron parlano di riarmo e truppe europee e, in Italia, la sinistra pensa ad una europatrimoniale, l’8 e 9 marzo la Lega sarà in piazza con oltre 1.000 gazebo per chiedere la fine della guerra e per accelerare sulla rottamazione di milioni di cartelle esattoriali. Vi aspettiamo!"
Queste, in poco più di 24 ore, le dichiarazioni del segretario della Lega (di lui stesso premier), senatore, ministro dei Trasporti e delle infrastrutture e, soprattutto, vicepremier Matteo Salvini che, da ex ultra nazionalista e ultra sovranista difensore dei confini della patria, e pertanto degli interessi dell'Italia, si è trasformato in un semplice agente di commercio dell'amministrazione Trump, tanto da arrivare persino a promuoverne l'aumento dei dazi fino al 25% sulle merci importate dal nostro Paese negli Stati Uniti.
Ma uno come Salvini è sano di mente? Visto quel che dice non è una domanda affatto assurda o infondata.
Par di capire, volendo essere ottimisti e volendo pertanto credere che non si sia completamente bevuto il cervello, che Salvini pensi che sui dazi si debba trattare con Trump come singoli Stati, dimenticando o forse non sapendo che le economie delle nazioni europee sono fortemente interconnesse tra loro. Quindi, anche se l'Italia riuscisse ad avere forse un trattamento migliore di altre nazioni, sarebbe comunque danneggiata dalle conseguenze di misure più pesanti contro Paesi come la Germania.
Lo sa Salvini che la componentistica delle automobili tedesche è prodotta in gran parte in Italia? Probabilmente no, perché altrimenti - si spera - certe affermazioni le risparmierebbe a sé e agli altri.
La domanda delle domande, però è un'altra: ma come è possibile che uno come Salvini sieda in Parlamento e, soprattutto, abbia un incarico nel governo italiano, stipendiato con i soldi degli italiani, quando con così tanto impegno spende il suo tempo a fare propaganda per Donald Trump invece di lavorare per l'Italia?