Politica

Centrodestra: il partito che prende più voti indicherà il premier

Il più lesto di tutti a comunicare il risultato del vertice dei partiti di centrodestra, ma sarebbe più corretto dire di destracentro, alle prossime politiche è stato il segretario della Lega, Matteo Salvini, che aveva organizzato una bella comparsata al Tg5, tra madonne e attestati Avis.

"Mentre a sinistra è un tutti contro tutti" ha detto Salvini, "la squadra del centrodestra è compatta: chi prenderà un voto in più, indicherà chi governerà il Paese".

Salvini non ha precisato se il voto in più è quello numerico o è quello relativo ai seggi ottenuti nelle due Camere...  ma evidentemente è per lui un dettaglio irrilevante. 

Quel che contava era ricordare il suo "nuovo" programma: "Lavoro, tasse, sicurezza: azzeramento della legge Fornero (obiettivo quota 41), estensione della flat tax anche ai lavoratori dipendenti, blocco degli sbarchi di migliaia di clandestini (l’ho fatto quando ero ministro, e lo rifarò). Noi guardiamo ai temi concreti, ci aspettano mesi difficili non dobbiamo fare promesse irrealistiche".

In pratica, più che un programma è la ripetizione di ciò che va dicendo da alcuni anni... nonostante abbia nel frattempo anche partecipato a ben due governi nella stessa legislatura.

Tornando al vertice, ogni partito del centrodestra, pertanto, si presenterà alle elezioni del 25 settembre col proprio simbolo e l'indicazione del proprio capo politico. 

Al tavolo convocato alla Camera, oltre ai leader dei tre partiti - Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni - hanno partecipato per Forza Italia, il coordinatore azzurro Antonio Tajani e la senatrice Licia Ronzulli; per la Lega, Giancarlo Giorgetti e il Roberto Calderoli; per FdI, Ignazio La Russa. Presenti, anche il presidente di Noi con l'Italia, Maurizio Lupi; per l'Udc il presidente Antonio De Poli e il portavoce Antonio Saccone e Luigi Brugnaro, presidente di Coraggio Italia.

Comunque, il vertice non si è ancora concluso, perché i tre alleati adesso devono litigare sui collegi da spartirsi...

Un'ultima considerazione. Nel caso fosse Forza Italia a vincere le elezioni, a Palazzo Chigi andrebbe l'86enne Silvio Berlusconi?

Autore Carlo Airoldi
Categoria Politica
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