Il regista horror ischitano Salvatore Di Costanzo termina il suo digiuno artistico durato oltre 10 anni. La sua lunga assenza dalle scene già era terminata due anni fa quando ha lavorato come attrezzista nella fiction TV Rai “L'amica geniale” negli episodi girati sull'isola verde. Ma il suo ritorno dietro la macchina da presa è avvenuto l’anno scorso quando sul web è comparso un corto da lui diretto intitolato “All'improvviso una sconosciuta”.

La trama racconta del tormento interiore di un ragazzo: di un viaggio attraverso la solitudine della mente e del corpo, fino ad un epilogo a dir poco raccapricciante. Alcuni mesi fa è uscito un altro corto dal titolo “La leggenda del fauno”.

Questa volta l’opera parla di una misteriosa presenza su Montegatto, una delle colline della frazione di Buonopane, nel comune di Barano d'Ischia. Nella vicenda due amici si avventurano con la videocamera sperando di trovare qualcosa che possa giustificare tali credenze popolari o quantomeno un minimo indizio che porti alla foresta del fauno o addirittura ad esso.

Il colpo di scena finale ovviamente è molto intriso di angoscia e paura: due emozioni che Di Costanzo ha sfruttato anche nel suo primo e finora unico lungometraggio, sempre di genere horror, intitolato “La prigione oscura” con la quale ha debuttato nel 2008.

Già lì si vedeva la predisposizione del regista ischitano a tematiche cupe e tetre, una paura che non viene dalla rivelazione di un mostro o di spettrali creature, ma di personaggi che vagano in una psiche senza linee guida, alla ricerca dei loro i reali mostri trovandoli nell’abisso più profondo, in cui si riflette solo la loro immagine: i veri mostri sono sempre stati lì.

I due cortometraggi sono entrambi ispirati a racconti brevi dello stesso regista. Anche la sua prima opera era tratta da un suo romanzo breve. Il poliedrico artista in questi anni si è spesso confrontato col mondo della letteratura con interessanti successi. Uno su tutti il “Diploma al merito narrativo” conferito dall’Accademia degli artisti di Napoli per il racconto “Sette rose per Sofia”.


I link per vedere corti:
www.youtube.com/watch?v=WGYIvWXO1Jg&t=31s
www.youtube.com/watch?v=guBaPMUDpbM&t=137s