Saranno otto in tutto gli alberi necessitanti di essere rimossi da piazza Marconi per essere sostituiti con altre essenze arboree: è quanto emerge dall’ulteriore Valutazione Tecnico Agronomica (V.T.A.) fatta eseguire dalla direzione lavori di Palazzo dell’Aquila, che sta seguendo il progetto di riqualificazione dell’area antistante la vecchia stazione ferroviaria, relazione firmata dal dottore  agronomo Bernardo Campo e dal geologo Fortunato Perrone, che conferma il precedente studio dell’esperto comunale, agronomo Pietro Formica, prevedendo la rimozione per ragioni di sicurezza non solo dei pini; ma anche dei platani. In particolare – si legge nel documento di quasi cento pagine – “le verifiche delle condizioni fitostatiche degli esemplari arborei di prima grandezza presenti all’interno di piazza Marconi hanno evidenziato una condizione di estrema pericolosità dei pini riconducibile all’assenza del fittone e ad un stentato accrescimento dell’apparato radicale, estremamente superficiale”.

Si tratta di una situazione, che porta a classificare come “elevato” il rischio di ulteriori possibili sradicamenti degli esemplari, così come già avvenuto nel novembre del 2021; pertanto “si ritiene necessario l’abbattimento immediato dei tre esemplari.

Per quanto riguarda i quattro esemplari di Ficus – viene evidenziato nella relazione – le piante non presentano, allo stato attuale, particolari criticità di stabilità. Si prescrive una potatura di risanamento finalizzata al ringiovanimento della chioma e di riequilibrio”. Situazione critica invece anche per quel che concerne i cinque platani sorgenti all’esterno della piazza, lungo i marciapiedi che affiancano i fabbricati.

“L’analisi visiva – si legge nel documento – ha evidenziato elementi di significativa criticità nei confronti delle condizioni di stabilità dovuti alla presenza di agenti di carie del legno che hanno causato una estesa cavità nel tronco. Gli esemplari arborei a seguito del giudizio di rischio di instabilità “estremo” vanno immediatamente rimossi e sostituiti”. In questi giorni la ditta appaltatrice ha già proceduto alla rimozione di questi platani e a settembre, dopo il periodo feriale, toglierà i tre pini ammalorati per poi procedere alla loro sostituzione.

In tal senso nella relazione si forniscono dei suggerimenti sulle essenze arboree da piantumare in sostituzione di quelle eliminate: ulivo, tamerice, albero di Giuda, magnolia grandiflora, “tutte specie consigliate tenendo conto della resistenza agli inquinanti atmosferici, alla siccità e soprattutto tali da non creare pericoli per la pubblica incolumità”. Rispetto all’attuale (850 mq.), la superficie destinata a verde pubblico attrezzato verrà implementata di circa 200 mq. passando a mq. 1046,95.