I (post) fascisti che stanno contribuendo a mandare in rovina l'Italia, o almeno quel che ancora era rimasto da salvare, tra gli innumerevoli problemi che non riescono a governare vi è anche quello della migrazione.

Sono migliaia i migranti che stanno arrivando direttamente e autonomamente a Lampedusa su piccole imbarcazioni... ogni giorno. Inutile dire che l'hotspot dell'isola sia occupato ben oltre la capienza... adesso è sottostimato per ben oltre 10 volte la sua capienza massima.

Il personale, militare e non, addetto alle operazioni di sbarco è ormai allo stremo e non riesce più a gestire la situazione, neppure a livello logico, impedendo persino di prestar aiuto a volontari, associazioni e cittadini, anche nel caso si offrissero per distribuire delle semplici bottiglie d'acqua.

In compenso, le forze dell'ordine caricano i migranti ammassati al sole sul molo che, ovviamente, cercano di sfondare il cordone di protezione per trovare riparo. Difficile dire se quanto sta accadendo sia solo frutto di incapacità organizzativa o di una precisa volontà punitiva.

Di certo è che di tale situazione ne fanno le spese anche gli isolani che, probabilmente, neppure nel 2015 e nel 2016 hanno mai visto un tale numero di arrivi. 

Immaginate un po', se invece che al governo i (post) fascisti fossero stati all'opposizione, che cosa avrebbero detto e fatto. 

Nel 2023, alle ore 8 del 13 settembre, sono stati 123.863 i migranti sbarcati in Italia, secondo il ministero dell'Interno. Di questi, 11.630 sono minori non accompagnati. Di questo passo, l'anno in corso registrerà forse il record del numero di sbarchi in Italia. 

In una situazione simile, un governo normale avrebbe già da tempo allertato e predisposto delle navi traghetto per l'alloggiamento e il trasferimento dei migranti e avrebbe coordinato il supporto delle navi umanitarie per il salvataggio in mare per far sbarcare i migranti nei porti siciliani.

Invece i (post) fascisti, che vivono per far dispetto a chi hanno eletto come agnello sacrificale della loro propaganda, le navi  traghetto a Lampedusa ancora non le hanno fatte arrivare, mentre continuano ad osteggiare l'attività delle navi umanitarie delle ong, quando è oramai ben evidente che con quanto sta accadendo le strampalate teorie di cui venivano accusate non hanno alcun fondamento.

Nonostante ciò, i (post) fascisti fanno ricorso anche a qualche "complice" all'interno della Guardia Costiera per impedire l'attività delle organizzazioni non governative, come dimostra la recente vicenda della Mare Jonio a cui è stato impedito di prendere il mare se non rimuoverà tutte le attrezzature a bordo che una visita ispettiva ha definito pericolose. 

Quali sono? Reti giapponesi per il recupero dei naufraghi, coperte termiche, kit con asciugamani e vestiti di ricambio, bagni chimici, docce e lavandini, forniture aggiuntive di acqua potabile e cibo, giubbotti salvagente aggiuntivi, zattere autogonfiabili, centifloat e rescue raft di salvataggio, farmaci e dispositivi medicali... e altro materiale specifico per i soccorsi in mare, come indicato nel Piano Rescue già approvato dal RINA (Registro Navale Italiano).

È questa la gente che serve le istituzioni del Paese e che opera in contrasto alla logica e, in questo caso, all'umanità per mettere in portafoglio dei crediti da far valere nei confronti del sottosegretario, del viceministro o del ministro di turno per ottenere un trasferimento, una promozione o un nuovo incarico più prestigioso del precedente.

Questo è quanto sta accadendo in Italia e a Lampedusa con i (post) fascisti al governo.


#Lampedusa