A marzo 2020 anche il commercio con l'estero risente dell'emergenza Covid, con l'Istat che stima, rispetto al mese di febbraio, una riduzione del dato congiunturale del -16,8%, sia per le esportazioni che per le importazioni con un calo delle vendite generalizzato, sia verso i mercati extra Ue (-18,5%) che Ue (-15,2%).


La diminuzione del dato trimestrale è più contenuta con un -4,1% per le esportazioni e del -5,1% per le importazioni, rispetto al periodo ottobre-dicembre 2019.


Infine, il dato tendenziale delle vendite all'estero registra un -13,5% in conseguenza del calo del -14,7% verso l'area extra Ue e del -12,2% verso l'area Ue. Anche le importazioni diminuiscono drasticamente (-18,1%) da entrambi i mercati, in misura più marcata da quelli extra Ue (-21,7%) rispetto all'area Ue (-15,5%).

Su base annua, i paesi che contribuiscono in misura più ampia alla caduta dell'export sono Francia (-18,3%), Regno Unito (-24,3%), Spagna (-19,8%), Svizzera (-18,9%), Germania (-7,2%) e paesi OPEC (-24,3%).


A marzo 2020 il saldo commerciale è previsto in aumento di 1.106 milioni di euro (da +4.579 milioni a marzo 2019 a +5.685 milioni a marzo 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +7.691 milioni di euro (era +7.905 milioni a marzo 2019).


Nel mese di marzo 2020 si stima che i prezzi all'importazione diminuiscano del -3,1% su febbraio 2020 e del -5,1% su base annua.