L'Istat ha pubblicato i dati relativi alla felicità degli italiani, definita in base al loro livello di soddisfazione per le condizioni di vita. Secondo il rapporto, la soddisfazione degli italiani per il loro livello di vita nel 2019, "nel complesso", migliora rispetto all'anno precedente, confermando il trend positivo iniziato nel 2016 che però si era fermato nei due anni successivi.

Il livello di soddisfazione è stato calcolato comprendendo il giudizio di tutti gli italiani a partire dal 14esimo anno di età in avanti.

Naturalmente, oltre i dati della media, esistono anche quelli scorporati per classi di età, per zona geografica, per tipologia di qualità della vita, ecc. In quel caso. le cose vanno un po' diversamente.

La quota di persone che dichiarano una elevata soddisfazione per la loro vita è del 43,2%. 

La soddisfazione, inoltre, diminuisce tendenzialmente con il progredire dell'età, con la quota di molto soddisfatti che è di oltre il 55% tra i 14-19 anni mentre scende fin sotto il 40% a partire dalle persone di 65 anni e più.

Riguardo al genere, rispetto al 2018, la crescita del livello di soddisfazione ha riguardato uomini e donne in maniera analoga, anche riguardo i vari gruppi di età.

Naturalmente, occupazione e qualità del lavoro incidono sul giudizio degli italiani, con la soddisfazione che aumenta in base al titolo di studio. La stima dei molto soddisfatti riguarda il 35,1% di chi ha la licenza elementare e il 47,6% dei laureati. Si riscontra un incremento della soddisfazione in chi ha almeno un diploma superiore (dal 42,1% del 2018 al 44,6% del 2019) o la licenza media (dal 40,5% del 2018 al 43,7% del 2019).

Su base territoriale, maggiore è la soddisfazione registrata al Nord, anche se è in aumento nel resto dell'Italia con il centro che dal 39,2% del 2018 passa al 42,3% del 2019, mentre nel Mezzogiorno si va dal 35,1% del 2018 al 39,2% del 2019.

Per quanto riguarda le relazioni tra persone, parentele ed amicizie, seppur con qualche differenza minima, il grado di soddisfazione degli italiani è alto superiore all'80% e, in pratica, equamente suddiviso da Nord a Sud.

Nonostante ciò, gli italiani sono "cauti" nei confronti del prossimo, anche se aumentano coloro che invece si dicono fiduciosi. Il 74,6% delle persone, alla domanda se ci si possa fidare della maggior parte delle persone oppure se bisogna stare molto attenti, risponde che “bisogna stare molto attenti”, mentre il 23,9% è orientato a un atteggiamento di fiducia. 

Il rapporto 2019 in dettaglio è disponibile alla url www.istat.it/it/files//2020/02/Report-Soddisfazione-2019.pdf.