Netanyahu ha iniziato una guerra totale senza tener conto della resistenza e delle capacità militari dei suoi nemici
Approfittando dell'attacco del 7 ottobre - sulle cui responsabilità lo stesso Stato ebraico ha chiaramente dimostrato di non essere in grado di poter indagare, a causa degli ostacoli che lo stesso Netanyahu pone all'inchiesta (a pensar male si fa peccato, ma...) - Israele sta cercando di mettere in atto il suo piano genocidario per sterminare quanti più palestinesi possibile per impossessarsi di tutta la Palestina... dal Giordano al Mar Mediterraneo.
Questa non è propaganda anti-israeliana, ma la semplice evidenza dei fatti.
La guerra senza fine in corso a Gaza per eliminare Hamas è chiaramente una scusa, testimoniata da fonti dell'IDF e persino da parlamentari di destra che, in più occasioni hanno dichiarato che non è materialmente possibile sradicare Hamas dalla Striscia. Costoro hanno persino smascherato la propaganda governativa, come l'ultima dichiarazione di Gallant in cui afferma che Rafah è stata liberata da Hamas. È lo stesso ministro che già a gennaio aveva detto che l'IDF aveva eliminato i "terroristi" dal nord e dal centro di Gaza... ma anche nelle scorse ore è stato imposto ai gazawi di evacuare un'altra area nel nord della Striscia.
Quella di Netanyahu è una guerra senza fine per costringere l'Egitto, la Giordania o chiunque voglia farlo ad accogliere la popolazione di Gaza e quella della Cisgiordania, dove il morale esercito ebraico sta compiendo - in scala ridotta - le stesse nefandezze che sta compiendo nella Striscia.
Quello che però Netanyahu e gli altri fanatici del suo governo non hanno calcolato è la capacità di resistenza di Hamas e degli altri gruppi armati palestinesi e le capacità militari di chi li appoggia: Hezbollah a nord, Iran a est e Houthi a sud.
Netanyahu credeva che in poco tempo avrebbe potuto dire di aver ripreso Gaza e di aver annesso Cisgiordania e Gerusalemme est allo Stato ebraico. Chi in Israele avrebbe potuto condannare il nuovo David?
Invece, si trova adesso in un pantano militare e diplomatico da cui non è in grado di districarsi e sopravvive unicamente grazie alle lobby ebraiche che tengono in ostaggio gli Stati Uniti e l'Europa.
L'unica strada per la sua sopravvivenza politica è continuare la guerra contro la resistenza palestinese e chi la supporta. Il guaio è che da parte di Israele vi è stata una evidente sottovalutazione delle capacità militari di Hezbollah, Iran e Houthi. Quest'ultimi avevano annunciato una serie di iniziative militari che avrebbero sorpreso Israele. Questa mattina un missile balistico terra-terra ha raggiunto il centro di Israele colpendo un'area disabitata (almeno in base a quanto sostiene Tel Aviv) senza che il sistema di difesa sia riuscito ad intercettarlo... e questo è più che un problema.
Lo stesso era accaduto con l'attacco di Hezbollah che prima ha prosciugato le munizioni dell'iron dome con dei droni, poi ha colpito due basi militari nei pressi di Tel Aviv. E l'Iran non ha ancora effettuato alcun attacco in risposta all'assassinio di Ismail Haniyeh a Teheran.
Con queste premesse, Israele dice di voler attaccare il sud del Libano, trasformando le attuali schermaglie in guerra aperta, nonostante il quotidiano Haaretz, in una sua esclusiva, abbia dimostrato le attuali difficoltà dell'IDF rivelando che sta reclutando richiedenti asilo africani per mandarli a combattere a Gaza in cambio di uno status che consenta loro di poter risiedere permanentemente nello Stato ebraico... nel caso riescano a sopravvivere!