A Civitavecchia, la Guardia di Finanza ha perquisito la sede di Banca Etruria in seguito all'inchiesta sulla morte di Luigino D'Angelo, il pensionato che aveva perso tutti i suoi risparmi investiti nelle obbligazioni subordinate della banca aretina. L'inchiesta della procura era stata avviata con l'ipotesi di istigazione al suicidio. Però, secondo voci non confermate, l'inchiesta adesso parrebbe prendere in esame anche l'ipotesi della truffa e, per tale motivo, sarebbe avvenuta la perquisizione nella filiale di Banca Etruria. Luigino D'Angelo aveva investito nelle obbligazioni di Banca Etruria 110.000 euro nei primi mesi del 2013. Dopo aver cercato di rientrare dei soldi investiti e scoperto, dopo il decreto salva banche, di aver perso tutti i suoi risparmi, si è impiccato il 28 novembre scorso.