Raffaele Carpentieri: la Voce dietro i personaggi di serie e film cult
Il pubblico ha imparato, pian piano, ad apprezzarlo grazie all’attore Kaan Urgancıoğlu. E’ infatti la voce italiana di Emir Kozcuoğlu di Endless Love e Ilgaz Kaya di Segreti di Famiglia, personaggi interpretati dal divo turco. Parliamo dell’attore e doppiatore Raffaele Carpentieri, che nel corso della sua carriera ha prestato la voce a numerosi attori in ruoli da protagonisti e secondari.
Nato a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, nel 1984, Carpentieri si è avvicinato alla recitazione, da ragazzo, grazie al teatro. In seguito, prima di arrivare al doppiaggio, ha ottenuto dei piccoli ruoli in due serie di successo: Capri, nel 2008, e La squadra, nel 2009, entrambe andate in onda sulla Rai. In quel periodo è apparso anche al cinema nel film La festa con la regia di Carlo Damasco.
Tra gli attori doppiati Jack Huston in Ben-Hur (2016), Iko Uwais in Headshot e Jason Derulo in Cats (2019).
Inoltre, è la voce di Taku Morisaki, protagonista del film dello Studio Ghibli Si sente il mare (1993), Shigeru Aoba di Neon Genesis Evangelion (1996-1997) e Falco Grice de L’attacco dei giganti (2013-2023). Di recente, ha prestato la voce al personaggio di Aureliano Buendia nella serie Cent’anni di Solitudine, rifacimento Netflix tratto dall’omonimo romanzo di Gabriel García Márquez. Su Prime Video, negli scorsi mesi, Chacko in Citadel: Honey Bunny.
E’ sua anche la voce di Donald Okafor, ruolo di Craig Tate in The Walking Dead: The Ones Who Live, fruibile su Sky Atlantic dallo scorso 30 dicembre.
Inoltre è sua la voce di Glen Powell in Top Gun: Maverick, così come quella di Dali Benssalah in No Time to Die. Ha doppiato Lee Majdoub nella trilogia di Sonic – Il film, così come Tomer Capon in The Boys – serie cult di Prime Video – nei panni di Frenchie.
Oltre Tom Burke in Furiosa: A Mad Max Saga, di recente i telespettatori possono sentirlo attraverso l’attore Cuauhtli Jiménez, volto della nuova serie Mediaset Zorro, in onda ogni martedì in prima serata. Un impegno nel mondo del doppiaggio che è destinato a crescere sempre di più. Un buon riscontro per Raffaele Carpentieri, certo del fatto che nel suo mestiere “c’è sempre
da imparare e non bisogna mai adagiarsi”.