Trattandosi di polizia e di Milan, uno si aspetterebbe di leggere la notizia sulle pagine social di Matteo Salvini... e invece nulla.
Ma quale notizia?
Quella relativa al video del centrocampista del Milan Tiémoué Bakayoko che in centro a Milano viene perquisito da un poliziotto mentre altri due puntano la pistola, tenendo sotto tiro gli occupanti della vettura su cui viaggiava.
Quando uno dei poliziotti con la pistola in pugno va a parlare con uno degli occupanti della vettura, una volta appreso chi avevano fermato lo va a dire al collega che sembra dire "CHI?!?" prima di terminare la perquisizione e di lasciarlo andare... con l'espressione consapevole di aver fatto una...
Shocking footage of Milan’s Bakayoko in Milan’s downtown held at gunpoint by police cause taken for someone else.
— Tancredi Palmeri (@tancredipalmeri) July 18, 2022
Check when one of cop goes telling to the colleague searching him that it’s not the suspect but a Milan player, and the cop saying “WHO?!?”
pic.twitter.com/B0PTYiXnc5
La questione, a questo punto, è semplice: perché il macchinone con un nero a bordo è stato fermato?
La Questura di Milano, a seguito del filmato, si è precipitata a precisare: "La perquisizione, avvenuta il 3 luglio, è giustificata a seguito di sparatorie avvenute in zona nelle ore precedenti, poiché i sospettati erano due uomini a bordo di un suv corrispondenti alla descrizione, uno dei due era nero e con maglietta verde. Questo il motivo per cui i poliziotti hanno puntato la pistola".
Sarà... ma sono in pochi a crederci, ritenendo la nota della Questura una pezza per evitare ulteriori polemiche. In molti, infatti, scommettono che quanto avvenuto sia da imputare a pregiudizio raziale... un problema che, dagli Stati Uniti, è diventato comune anche in tutta Europa, grazie al diffondersi della propaganda sovranista (un modo caritatevole per non dire nazifascista) che in Italia è diffusa da Lega (Matteo Salvini) e Fratelli d'Italia (Giorgia Meloni).