15 novembre: No Meloni Day
Non lo sapevate? E come sarebbe stato possibile con i media che per la quasi totalità sono sotto il controllo militare dei (post) fascisti! Oggi gli studenti sono scesi in piazza in tutta Italia per protestare contro i tagli del governo a istruzione, università e ricerca, in quello che è stato definito il NO MELONI DAY.
Uno sciopero organizzato congiuntamente da Anief (Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori) e da organizzazioni studentesche, come Unione degli Studenti e Link – Coordinamento Universitario, e sostenuto anche dai sindacati che rappresentano i lavoratori della conoscenza. I docenti protestano contro l'abuso dei contratti a termine e per chiedere la stabilizzazione dei precari, il personale Ata contro i tagli nella legge di bilancio e gli studenti contro un governo autoritario, che sottofinanzia l'istruzione e attacca la Costituzione... senza dimenticare la crisi climatica.
Manifestazioni hanno avuto luogo in tutt'Italia, anche con qualche scaramuccia con le forze dell'ordine, ma senza disordini. Protagonisti di giornata, oltre che Meloni anche i suoi due ministri dell'Istruzione Valditara e Bernini, con il primo il cui fantoccio è stato simbolicamente dato alle fiamme a Torino, mentre la seconda è stata raffigurata a Roma con la riproduzione a grandezza naturale di un ciuco.
Altro tema che ha trovato voce tra i manifestanti, quello del genocidio in atto del popolo palestinese da parte di Israele, di cui il Governo Meloni - a buon diritto - è stato accusato di esserne complice.
Liberiamo il Paese lo slogan della manifestazione.
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