"Ognuno di noi dovrebbe amare qualcuno che nel 2100 sarà ancora in vita" dice l'attivista per il clima Ayisha Siddiqa. Quella persona amata dovrà affrontare un mondo in pieno caos climatico oppure uno utopico pulito e verde... in base a ciò che faremo oggi.

È un validissimo motivo per agire, fornendo speranza e trovando così la volontà per un reale cambiamento. Ci possono essere ragioni migliori di questa nel contrastare l'emergenza climatica?

La sfida è senza dubbio immensa: le emissioni di carbonio devono ancora iniziare a diminuire e devono dimezzarsi entro il 2030 per evitare esiti peggiori nelle variazioni climatiche a cui già adesso stiamo assistendo.

C'è una speranza in mezzo al caos climatico: "Siamo purtroppo impegnati in una corsa tragica tra Armageddon e fantastico": fonti rinnovabili, decarbonizzazione, attivismo, cooperazione.

Certo, la sfida è immensa, ma la situazione può divenire tutt'altro che disperata se l'impegno dei politici rimarrà focalizzato sul tema della transizione ecologica.