La nota mensile dell'Istat - periodo maggio giugno 2020 - riassume l'andamento dell'economia italiana post Covid, con una progressiva ripresa delle attività manifatturiere, meno di quelle commerciali, ma al di sotto dei livelli pre Covid. Il tutto favorito in parte dall'asincronicità del contagio a livello internazionale che non aiuta le esportazioni, almeno a livello extra Ue, e in parte da una minore propensione a spendere da parte degli italiani, da una parte dovuta alla mancanza di contanti dall'altra dovuta a una maggior propensione al risparmio (per chi i soldi li ha) in attesa di tempi migliori. 


Oggi, il nostro istituto di statistica la pubblicato anche il dato del commercio al dettaglio a maggio 2020.

Rispetto ad aprile 2020, il dato congiunturale mostra un aumento del 24,3% in valore e del 25,2% in volume, con le vendite dei beni non alimentari, che crescono del 66,3% in valore e del 66,6% in volume, mentre quelle dei beni alimentari diminuiscono in valore (-1,4%) e in volume (-1,6%).


Nel trimestre marzo-maggio 2020, le vendite al dettaglio registrano un calo del -20,6% in valore e del -21,8% in volume rispetto al trimestre precedente. In diminuzione le vendite dei beni non alimentari (-37,4% in valore e -37,8% in volume), mentre le vendite dei beni alimentari mostrano variazioni positive (rispettivamente +1,5% in valore e +0,4% in volume).


Infine, su base tendenziale, rispetto a maggio 2019, si registra una diminuzione delle vendite del 10,5% in valore e dell’11,9% in volume. Le vendite dei beni non alimentari sono in calo (-20,4% in valore e -20,6% in volume), mentre crescono quelle dei beni alimentari (+2,8% in valore e +0,1% in volume).


Rispetto a maggio dello scorso anno, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce del - 4,4% per la grande distribuzione e del -18,8 % per le imprese operanti su piccole superfici. Le vendite al di fuori dei negozi calano del -23,0% mentre è in deciso aumento il commercio elettronico (+41,7%).