Greenpeace: "Il 2010, seguito da 2005 e 1998, è stato l’anno più caldo da quando si effettuano misurazioni scientifiche globali (metà Ottocento). E lo stesso vale per il decennio 2001-2010, che ha visto le più alte temperature dei tempi moderni, superando l’ultimo decennio del Ventesimo secolo. Il riscaldamento è stato particolarmente forte in Africa, in alcune aree dell'Asia e dell'Artico, dove alcune regioni hanno assistito a un rialzo termico tra 1,2 e 1,4 gradi rispetto alla media storica. Nel dicembre 2010, la banchisa polare artica ha raggiunto il minimo mensile storico con una superficie di 12 milioni di chilometri quadrati, 1,35 milioni sotto la media di dicembre del periodo 1979-2000.

Ma ancora più importante di questi record annuali è un altro dato: rispetto alla fine dell’Ottocento la Terra è oggi più calda di circa 0,7 gradi. Mai, almeno nei tempi recenti, una simile variazione è avvenuta in così breve tempo. E nessuno dei meccanismi naturali sembra in grado di spiegare un simile riscaldamento.

Ancora peggio: ai ritmi attuali, la crescita delle temperature nei prossimi anni potrebbe essere di 0,2 gradi per decennio, e forse più, e raggiungere tra 1,8 e 4 gradi centigradi di aumento globale alla fine del Ventunesimo secolo. Un tale riscaldamento comporterebbe l’estinzione di molte specie animali e vegetali e lo sconvolgimento dell’assetto climatico così come lo conosciamo."

Secondo il Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration), l'Agenzia federale Usa per la meteorologia, nel 2016 la temperatura globale sul mare e sulla terra è stata di 0,94 gradi centigradi superiore alla media del XX secolo. Un dato che supera i record del 2014 e del 2015.

Perché allora si registrano inverni sempre più freddi? Secondo dei ricercatori tedeschi, quando gli oceani non sono ricoperti dal ghiaccio, durante l'estate finiscono per assorbire una maggiore quantità di calore che poi sarà rilasciata in inverno, causando un aumento di aria calda che spinge verso sud l'aria fredda polare. Ed il motivo per cui il ghiaccio che ricopre i poli si stia riducendo è dovuto all'aumento del riscaldamento globale.

Invece, il solito cretino, quando d'inverno sente freddo, che cosa dice? Questo: «Ad Est quello attuale potrebbe essere il capodanno più freddo di sempre. Forse potremmo usare un po' del buon vecchio Riscaldamento Globale per proteggersi dal quale il nostro Paese, ma non altri paesi, avrebbe dovuto pagare TRILIONI DI DOLLARI. Copritevi bene!»


Ed ancor più preoccupante, oltre che sconfortante, è quando ad intrepretare il cretino di turno sia il presidente della nazione economicamente e militarmente più potente sulla terra, gli Stati Uniti, come dimostra il tweet sopra riportato che indica l'autore della frase precedente.

Proprio a causa dell'utilizzo indiscriminato e senza controllo delle fonti energetiche fossili da parte degli Stati Uniti, e non solo, si è venuto a creare questo problema che, secondo gli scienziati più accreditati, potrebbe avere conseguenze disastrose per le prossime generazioni, se non si interverrà in maniera decisa per risolverlo. Ovviamente, il cretino ha cancellato leggi ed accordi internazionali contro il riscaldamento globale siglati dal suo predecessore, finanziando allo stesso tempo il ritorno all'uso di materie prime fossili per alimentare la richiesta di energia del Paese.



PS. L'utilizzo della parola cretino non può considerarsi offensivo quando è motivato e richiesto dalla realtà dei fatti. Chi pronunci frasi simili ricoprendo una carica istituzionale non può essere considerato e descritto se non con l'appellativo di cretino, sopratutto in funzione del ruolo e delle responsabilità che ne derivano.