Le autorità dell’Uzbekistan hanno deciso di bloccare otto piattaforme “exchange” per lo scambio di criptovalute, le quali essendo basate all’estero non avevano i requisiti imposti recentemente dalla legge. Tra di esse vi sono Binance, Kraken, FTX, Bybit e Huobi Global.

La NAPP, l’Agenzia nazionale per i progetti emergenti, avente tra le altre cose la responsabilità di controllare le attività relative alle criptovalute, ha stabilito che le piattaforme estere senza licenza non possono dare la garanzia di una protezione adeguata ai dati degli utenti uzbeki né quella della validità delle transazioni.

A Tashkent si sono infine mossi per chiudere l’accesso Internet dopo aver rilevato un notevole aumento di tali attività, con la finalità dichiarata di proteggere gli utenti uzbeki dal rischio di utilizzo illegittimo dei loro dati o addirittura dalle truffe.

In questo momento l’unica piattaforma “exchange” dotata di autorizzazione è UZNEX, che appartiene alla società sudcoreana “Kobea Group”.

Dal 1° gennaio 2023 solamente i provider nazionali che rispettano la normativa potranno essere utilizzati da aziende e privati uzbeki per scambiarsi criptobeni.

Da Binance dichiarano di non voler interrompere la loro espansione nei Paesi ex Urss e dunque entreranno in trattativa con le autorità di Tashkent per farsi rilasciare la licenza.