Il JEDI, oltre ad essere un termine associato alla saga di Guerre Stellari, è anche acronimo per Joint Enterprise Defense Infrastructure, una nuova infrastruttura software distribuita sulla "nuvola" che dovrebbe consentire al Pentagono la massima flessibilità nella gestione delle proprie strategie militari, in qualsiasi condizione.

Per mettere in cantiere il JEDI, il dipartimento della Difesa degli Usa ha stanziato 10 miliardi di dollari, scatenando così l'appetito di colossi dell'IT tra cui Amazon, Microsoft, Oracle e IBM.

Dopo una prima scrematura, in lizza per l'appalto erano rimasti solo Amazon e Microsoft, con la prima, però che sembrava essere avvantaggiata per l'assegnazione. A sorpresa, qualche giorno fa, l'irridente annuncio di Trump che indicava che l'appalto sarebbe stato assegnato a Microsoft, che gestisce una propria cloud denominata Azure, che si contrappone alla AWS (Amazon Web Services) di Amazon.

La società di Jeff Bezos non ha accolto la notizia nel migliore dei modi, anche perché è stata annunciata da Trump in termini denigratori nei confronti di Amazon, forse perché il suo proprietario possiede tra l'altro anche il Washington Post, uno dei giornali che secondo il presidente Usa contribuirebbero a diffondere false notizie nei suoi confronti.

Pertanto, visto l'importo dell'appalto, visti i toni usati da Trump e nonostante abbia un contratto in essere da 600 milioni di dollari con la Cia, Amazon avrebbe deciso di ricorrere al Tar, almeno così diremmo in Italia, per costringere l'amministrazione Usa a rivedere la propria decisione.

Questa è l'anticipazione di alcune agenzie di stampa in queste ore. La strada che Amazon dovrebbe imboccare, non più tardi della prossima settimana, per rimettere in discussione l'assegnazione dell'appalto per il JEDI è quella del Government Accountability Office (GAO), in questo caso si tratterebbe  della via amministrativa, oppure quella di un tribunale federale, la via giudiziaria.

Le due strade sono alternative e percorribili con metodi e strumenti diversi. Amazon, in base alle anticipazioni, non avrebbe ancora deciso quale delle due potrebbe risultare più efficace al raggiungimento del suo scopo, cambiare l'assegnazione dell'appalto.

Quel che appare però certo è che sarebbe comunque intenzionata a dare battaglia fino all'ultimo.