Con il seguente comunicato la Fipe, la Federazione italiana dei pubblici esercizi che aderiscono a Confcommercio, ha commentato le nuove misure per il contenimento dell'epidemia prese dal Governo.

"Le misure annunciate dal governo costeranno altri 2,7 miliardi di euro alle imprese della ristorazione. Se non accompagnate da contemporanee e proporzionate compensazioni di natura economica, sarebbero il colpo di grazia per i pubblici esercizi italiani, che già sono in una situazione di profonda crisi, con conseguenze economiche e sociali gravissime.I ripetuti annunci di chiusure anticipate hanno già prodotto la desertificazione dei locali e, indipendentemente dalle novità sugli orari effettivi di apertura, le restrizioni devono essere accompagnate dai provvedimenti di ristoro economico in termini di indennizzi a fondo perduto, crediti d'imposta per le locazioni commerciali e gli affitti d'azienda, nuove moratorie fiscali e creditizie, il prolungamento degli ammortizzatori sociali e altri provvedimento di sostegno a valere sulla tassazione locale.Gli imprenditori di questo settore si stanno dimostrando persone responsabili, che rispettano rigorosamente i protocolli sanitari loro imposti, che non possono reggere ulteriormente una situazione che decreterebbe la condanna a morte per migliaia di imprese. È evidente che non si possono far ricadere le responsabilità del ritorno dell'epidemia sul nostro comparto: sono altri i fattori che hanno purtroppo causato una nuova emergenza.Sarebbe una scelta disastrosa, con la disperazione e la rabbia che sta crescendo oltre il livello di guardia. La pandemia va gestita con attenzione sicuramente alla salute, ma anche riscontrando le aspettative e le esigenze del settore che il governo conosce perfettamente perché la Fipe le ha trasferite nelle occasioni di confronto istituzionale.Chiediamo – conclude Fipe Confcommercio - di poter continuare a lavorare per non morire e per questo servono, senza ritardo o inutili annunci, le misure promesse".

Il premier Conte ha comunque affermato di aver pronti gli indennizzi per le attività economiche penalizzate dalle nuove restrizioni. I ristori dovrebbero arrivare direttamente sul conto corrente dei diretti interessati con bonifico bancario attraverso l’Agenzia delle Entrate

Nel dettaglio:

  • arriveranno nuovi contributi a fondo perduto;
  • ci sarà un nuovo credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre;
  • verrà cancellata la seconda rata IMU dovuta entro il 16 dicembre;
  • sarà confermata la cassa integrazione;
  • sarà offerta una nuova indennità mensile una tantumper gli stagionali del turismo, spettacolo, lavori intermittenti dello sport;
  • si offrirà un’ulteriore mensilità del reddito di emergenza;
  • saranno introdotte misure di sostegno a favore della filiera agroalimentare.