La pista bagnata del circuito di Marina Bay è stata la protagonista del GP di Singapore. La forte pioggia ha ritardato la partenza di un'ora e la gara si è conclusa leggermente in anticipo, al limite delle due ore.
La vittoria è andata a Perez (Red Bull), davanti alle Ferrari di Leclerc e Sainz, con il monegasco che dopo la ripartenza dell'ennesima safety car per alcuni giri ha dato l'impressione di poter superare il pilota messicano che però dopo aver resistito - molto difficili i sorpassi sul circuito cittadino di Singapore - ha tagliato il traguardo con largo margine, evitando anche la mora dei 5 secondi di penalità che incombeva su di lui per non aver rispettato le procedure in regime di safety car.
Solo settimo Verstappen, che deve rimandare di una settimana, nel prossimo GP del Giappone che si disputerà a Suzuka, la conquista matematica del secondo titolo mondiale.
L'olandese, partito male a causa della pista bagnata ha dovuto fare una gara in rimonta e nel finale, è dovuto ritornare ai box per sostituire nuovamente i pneumatici appena cambiati dopo averli "spiattellati" in una frenata al limite per evitare le barriere, dopo essere andato lungo nel tentare un sorpasso.
Barriere su cui sono finiti numerosi piloti, a causa delle condizioni della pista. Tra questi anche Hamilton che ha finito la gara solo al nono posto, mentre è giunto all'arrivo 14°, ultimo dei piloti in pista, il compagno di squadra Russell.
Verstappen, domenica prossima, dovrà conquistare almeno otto punti in più su Leclerc e nove su Perez per conquistare il titolo a Suzuka.