Bernie Sanders lo aveva sempre detto che la  battaglia per la nomination non era conclusa ed il risultato ormai già scritto. L'esito delle votazioni nei caucus negli Stati di Washington, Alaska e Hawaii sembrano dargli ragione.

A Washington, Sanders ha vinto con il 73% dei voti, in Alaska con l'82% e alle Hawaii con il 70%, conquistando 55 delegati contro i 20 di Hillary Clinton. Il totale dei delegati fin qui conquistati dai due sfidanti,  vede ancora la Clinton in netto vantaggio, 1.243 contro i 975 di Sanders, ma ancora lontana dai 2383 necessari per conquistare la nomination. Va comunque detto che i superdelegati del partito Democratico, liberi da qualsiasi vincolo di mandato nel supportare un candidato, hanno dichiarato il loro quasi totale appoggio all'ex first lady, ex senatrice ed ex Segretaria di Stato.

La strada di Sanders, ostacolata finore soprattutto dal voto contrario degli ispanici e dei neri soprattutto negli Stati del Sud, adesso sembra essere in discesa, anche grazie all'entusiasmo che circonda l'immagine di sé che ha saputo costruire e che offre agli elettori americani, sopratutto tra i giovani e i liberal. E proprio grazie a questo entusiasmo che nello Stato di Washington sono andate a votare quasi 200.000 persone, un vero e proprio record, simile a quello registrato nel 2008.

La prossima sfida per i democratici sarà con le primarie del 5 aprile nello Stato del Wisconsin.