Con la media di un docente aggredito alla settimana e la crescita della microcriminalità tra i minorenni, l'Italia deve trovare soluzioni.
Ad esempio, riformare il DPR 24 giugno 1998 n. 249, almeno l'art. 3 comma 2, con il quale il Governo D'Alema 1 legiferò che "gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi."
Ma in tal modo è 'normale' che poi l'antagonista pretenda di applicare a scuola il 'rispetto' secondo la propria 'etica', come lo farà - ancor peggio - l'alunno che segue mode "gangsta" o proviene da ambienti già di per se criminogeni.
E' un loro 'diritto', per ora.
Poi, andrebbe rivisto il D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 approvato ai tempi del Governo Prodi bis, almeno dove è precisato che
- la sospensione inferiore a 15 giorni viene emessa solo per mancanze del comma 1, cioè "frequentare regolarmente i corsi e assolvere assiduamente agli impegni di studio".
Per il bullismo no. - la sospensione superiore ai 15 giorni viene emessa solo se sono stati commessi “reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana". Ma la "previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi" è di competenza degli inquirenti, se è commesso un reato.
Non della scuola, salvo che essa stessa denunci l'alunno.
Infine, due paradossi.
Quello dei Consigli di classe con i soli docenti per consentire adeguata riservatezza e autonomia didattica quando c'è eventualmente da sospendere fino a 15 giorni, mentre per le sospensioni superiori ai 15 giorni si svolge tutto in Consiglio d'istituto, con il voto maggioritario di chi docente non è.
E quello del recupero formativo che non ricomprende anche il comportamento e il rispetto delle regole a scuola.
Dunque, è di oggi la notizia che su iniziativa del Ministro Giuseppe Valditara avrà corso una revisione normativa .
Queste le principali novità.
Nelle scuole secondarie di I grado ritorna la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e farà media.
Nelle scuole secondarie di II grado la valutazione del comportamento inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato conclusivi della scuola secondaria di secondo grado.
Il 5 per la condotta potrà avvenire anche a fronte di comportamenti che costituiscano gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto.
Il 6 per la condotta genererà un debito scolastico ( nella scuola secondaria di secondo grado) in materia di Educazione civica, che dovrà essere recuperato a settembre con una verifica avente ad oggetto i valori costituzionali e i valori di cittadinanza.
La sospensione fino a 2 giorni dalle lezioni includerà attività scolastiche - assegnate dal consiglio di classe - di riflessione e di approfondimento sui temi legati ai comportamenti con un elaborato finale oggetto di valutazione da parte del consiglio di classe.
La sospensione superiore ai 2 giorni, includerà attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate.
L'attività di cittadinanza solidale potrà proseguire oltre la durata della sospensione dello studente.
I corsi di educazione stradale per prendere la patente comporteranno crediti formativi.
Le decisioni che riguardano queste misure saranno adottate dalle singole scuole, nello specifico dai Consigli di classe, nel rispetto dell’autonomia scolastica.