Politicamente “sedotto”. Speriamo che non sia, in futuro, “abbandonato”!
Tutto secondo i piani per una buona amministrazione oppure c’è qualcosa che è sfuggito ai cittadini di Perugia?
Non sarà che qualcuno (il sindaco) “ha venduto le sue scarpe per un miglio di libertà?”.
Detto in altre parole: per fare il bis ha rinnegato il suo partito, magari come fece Pietro nei confronti; sappiamo bene di chi!
“Perugia: Social City” non ha la sfera di cristallo e di secondo nome non si chiama Cassandra ma solamente, se quando guarda il futuro ha certi pensieri per la testa e contemporaneamente gli “prude il naso”, quei pensieri si avverano!
E quel pensiero che a suo tempo l’associazione ha avuto riguardava proprio la Giunta comunale di Perugia. I nove cavalieri della tavola rotonda che però, tanto rotonda a noi non era sembrata allora e tanto meno ci sembra ora, dopo un anno e mezzo che lavora!
Sostanzialmente le previsioni sui numeri e le proporzioni sono state rispettate e grandi scossoni (forse) non se ne sono visti; anche se i rumors dicono il contrario ma, come dicono i matematici, esistono i numeri primi che hanno la loro importanza.
Sinceramente nei nuovi Assessori, non è che sia tanto prevalsa la lealtà al proprio "pontefice" perché in corso d'opera, si sono viste ingerenze di un certo partito (chiamato Lega) che stanno portando il nostro sindaco Andrea Romizi (FI) in direzioni molto diverse da come dovrebbero essere quelle di un primo cittadino che, in fondo, appartiene ad un partito storico che bene o male ha avuto la sua importanza per venticinque anni nel nostro Paese.
E si perché la possibilità sopra descritta non è del tutto peregrina; vista la notevole differenza di ideologie e quindi di obbiettivi politici da realizzare dei partiti che fanno parte della maggioranza comunale.
Pur essendo una coalizione di destra le differenze ideologiche, culturali e di valori democratici sono ben distinguibili gli uni dagli altri e di questa realtà il sindaco ne dovrebbe tenerne sostanzialmente conto e comportarsi di conseguenza; tanto per rispetto di chi l’ha votato e, soprattutto, per il rispetto di se stesso.
E questa non è cosa da poco e potrebbe determinare, in modo concreto, la buona o una cattiva riuscita della compagine politico/amministrativa creata.
Altro fondamentale aspetto che Romizi dovrebbe considerare bene e... molto... molto attentamente è ciò che esso rappresenta per Forza Italia in Umbria perché, oltre che essere sindaco di Perugia, è anche rappresentante regionale del partito a cui appartiene.
Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)