Si nasce in un Paese e in una famiglia - dalla quale sfortunatamente non si può divorziare - che ti impongono una religione e le regole del “vivere civile” perché necessarie ad inquadrare soprattutto le individualità che sfuggono ai canoni della tradizione “tribale” imposti da una “architettura culturale” elaborata ad arte che impediva negli anni ’60 e tutt’ora impedisce di fatto soprattutto ad una adolescente di scegliere liberamente di studiare e di valorizzare le sue doti naturali, di essere libera di decidere della propria vita (senza dare scandalo o disturbare il dominante clima ipocrita), di fatto è d’obbligo il matrimonio, fare figli, sopportare le violenze domestiche praticate in famiglia: si ripete un altro atto di una squallida commedia secolare a danno soprattutto della donna.

La società italiana è rimasta pesantemente asservita al sistema clericale che riesce ancora ad influenzare pesantemente le coscienze semplici con i suoi dogmi e con la presenza in politica e nei quadri dirigenziali pubblici dei suoi “figli putativi” istruiti nelle loro scuole esclusive e costose: Mario Draghi ne è l’esempio più clamoroso.

La chiesa romana è sopravvissuta per duemila anni ad ogni sorta di calamità che ha colpito l’umanità senza mai capitolare, partecipando attivamente e silentemente ad ogni fase storica che prevedeva l’avvicendamento al potere di nuovi personaggi e nuove forme di potere e la loro successiva caduta.

Sono stata una cattolica attiva non rendendomi conto della doppiezza di coloro che “guidavano” il gregge infatti cercavo risposte che mai sarebbero venute da quegli ambienti. Il cattolicesimo persegue l'appiattimento della personalità, vuole impedire la presa di coscienza della propria individualità e la conseguente affrancazione da elementi dogmatici o influenze ideologiche pseudo politiche, lo sviluppo della capacità di individuare e ricusare i modelli comportamentali  prefabricati e imposti dalle multinazionali, e quant'altro sia nocivo allo sviluppo armonico della personalità umana  e dei valori che l'alimentano.

Non è studiando il diritto canonico che si capisce come funzionano realmente le cose all’interno di una struttura così compatta e inaccessibile. Seguendo le vicende di un avvocato americano che aveva aperto il vaso di Pandora delle molestie sui minori da parte di preti pedofili è emerso il vero volto di un’organizzazione molto potente ed autonoma che si sottrae alle leggi degli uomini e ha la pretesa di lavare i suoi peccati con un atto formale di contrizione compiuto in gran segreto dinanzi al vescovo.

La Santa Inquisizione ha cambiato nome ma non la sostanza, attraverso la superstizione e la paura si mantiene il potere di coartare le coscienze: si può accusare impunemente e in gran segreto un innocente di “stregoneria” e questi sarà condannato al “rogo” della morte civile e, della sua rovina nessuno verrà chiamato a risponderne. La diffamazione è l’atto di satanismo più vile e più diffuso che si consuma quotidianamente: vi è la pretesa da parte dei ministri del culto cattolico che con un Padre Nostro si viene assolti e così passa la paura per le fiamme dell’inferno.....ma in realtà non è così semplice!

Ho chiesto formalmente di uscire dalla chiesa cattolica romana non per aderire ad altra setta ma perché non voglio essere complice di un sistema di potere che usa le disgrazie della povera gente per riempire le casse dello IOR e per manipolare le coscienze di persone semplici ed ingenue facendo credere loro che le sofferenze e le ingiustizie fanno parte della loro vita e che bisogna sopportarle con ressegnazione. Quando sanno che non è vero!

Ogni anno entrano nelle casse vaticane e delle diocesi sparse in tutto il mondo un fiume incessante di denaro esentasse che viene destinato solo in minima parte ai poveri, la parte più consistente viene investita in attività speculative in tutto il mondo: partecipazioni azionarie in varie multinazionali che certo non pensano di fare del bene alla collettività umana ma aumentare i loro profitti o in investimenti immobiliari, per non parlare di riciclo di denaro per conto di "entità" non proprio pie – vedi Sindona, i conti di Andreotti & C. - .

Non posso accettare che si raccolgano immense ricchezze e le si utilizzino per accrescere il proprio patrimonio quando non si fa nulla per risolvere le cause che determinano la povertà, le malattie, l'analfabetismo, le guerre, i genocidi e ...... .

Chiedere un’offerta è un mezzo ipocrita usato per deviare le coscienze da un impegno concreto per risolvere i problemi che affliggono gli esseri umani più deboli, esposti alla violenza e allo sfruttamento da parte di predatori. Dare 1 o 10 o 100 e più euro “lava” la coscienza da ogni responsabilità e da ogni coinvolgimento diretto per la soluzione del problema che ha causato la povertà, la malattia, il fallimento della propria vita: se si risolve il problema scompare la "causa" per chiedere e ottenere l’offerta finalizzata a nobili scopi solo a parole quindi ben vengano le disgrazie che portano immense ricchezze agli ipocriti: immensamente ricchi e immensamente poveri.

In quei palazzi lussuosi non sono mai entrati i poveri ma solo i ricchi a prezzi stracciati (il resto viene versato in favori): ciò che accresce la ricchezza dei “furbi” è l’ignoranza e la povertà.

Siamo vicini alla Pasqua: vi siete mai chiesti perché il sabato Gesù entra in Gerusalemme accolto come un re, due giorni dopo viene arrestato come un delinquente e due giorni dopo viene appeso ad una croce – una delle condanne più crudeli ed infamanti?

Perché il Dio si era umanizzato cioè spogliato della sua natura divina e benefica: era divenuto un semplice uomo e alla maggioranza che lo seguiva non era di alcuna utilità, non potevano più sfruttare i benefici che derivavano dalla sua divinità per questo gli sputavano addosso.

L’umanità è fatta per la maggior parte di opportunisti e predatori ma, attenzione, quello straordinario Essere ha anche detto che chi vuole seguirlo deve aspettarsi sul piano umano lo stesso suo destino, compreso l’equivalente della croce.

I valori cristiani si vivono tutti i giorni nella più o meno complessità dei nostri rapporti non solo interpersonali ma anche personali che investono la nostra interiorità; il principio cristiano che si tradisce quotidianamente è “Ama il prossimo tuo come te stesso”.

La regola aurea che dovrebbe ispirarci quando ci svegliamo al mattino e accompagnarci durante tutta la nostra giornata è “Non fare agli altri quello che non vorresti che fosse fatto a te”.

Un aspetto importante che sfugge alla maggioranza è che noi siamo dei termini di contraddizione reciproci, noi siamo allo stesso tempo attori e testimoni di quanto accade nella nostra vita e nella vita altrui.

Ho chiesto l’uscita dalla chiesa cattolica romana perché non voglio essere complice di una organizzazione di cui non condivido le reali finalità che non sono l’evoluzione spirituale personale e collettiva, la ricerca della verità e l'affermazione della giustizia.

Condivido pienamente la frase pronunciata anni fa dall’attuale Papa che parlando della crisi vocazionale rivolto ai vescovi disse: “(…) avete fatto entrare i lupi in casa”.

Da “pastori infedeli” si sono evoluti in “lupi” che pascono le pecore: per questo me ne sono andata.