Di Vincenzo Petrosino - Oncologo Chirurgo - Salerno -

Il virus non è stato sconfitto, ma le misure messe in atto in tutta Italia ne hanno rallentato la diffusione.

La fotografia resta quella di un Italia divisa in tre aree, comunque anche in Lombardia i casi sono in calo.

"L'Italia è a più velocità ma non abbiamo segnali di sovraccarico dei servizi ospedalieri, sia per quanto riguarda le terapia intensive sia per quanto riguarda i reparti. L'obiettivo è evitare la ripartenza di curve epidemiche sapendo che ci potranno essere degli episodi di ricrescita dei casi nei territori".  

"Non possiamo escludere un incremento nelle prossime settimane - ha detto oggi il presidente Silvio Brusaferro -. Però possiamo incamminarci con fiducia sapendo che ci potranno essere momenti di incremento dei casi, ma sapendo anche che abbiamo un sistema capace di intercettarli".

"I dati del monitoraggio sono al momento incoraggianti. Ci dicono che il Paese ha retto bene le prime aperture del 4 maggio. Ma guai a pensare che la partita sia vinta. Serve massima cautela. Basta poco per vanificare i sacrifici fatti finora", ha commentato il ministro della Salute Roberto Speranza.

In conferenza stampa intervenuto anche il direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco, Nicola Magrini, che, in merito all'idrossiclorochina, ha detto: "Sulla sua efficacia sappiamo poco, sui possibili danni e assenza di sicurezza in alcuni limitati sottogruppi di pazienti invece ne siamo abbastanza sicuri". 

 

Il virus circola ancora tra noi, abbiamo imparato a conoscerlo, ad arginare la sua avanzata, a curare i sintomi e le gravi manifestazioni respiratorie e cardiovascolari, ma non è stato assolutamente sconfitto.

Non è escluso che in fase 2 l’aumento della circolazione della gente possa creare qualche nuovo focolaio epidemico, augurandoci che non ci sia una vera e propria ripresa del contagio. 

Il vaccino si prevede possa essere disponibile per il 2021, si parla di primavera prossima, ma al momento esistono tanti studi promettenti, ma non ancora la soluzione definitiva.

L’invito è alla prudenza e all'osservazione delle ormai conosciute norme igieniche e di distanza sociale.