Non si tratta di essere affetti da germofobia o rupofobia, ma di sane abitudini igieniche che riducono molto il rischio di esposizione a minacce biologiche. Niente terrorismo, non serve, solo educazione e rispetto per se stessi e gli altri. In ogni caso i contaminanti non sono indistruttibili, neanche i peggiori.

Ad esempio quanto tempo sopravvive il nuovo Coronavirus sulle superfici?
 
Le evidenze scientifiche al momento disponibili indicano che il tempo di sopravvivenza del virus sulle superfici vari in relazione al tipo di superficie considerata. Il rapporto dell’Istituto superiore di sanità riguardo le Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento e la circolare 22 maggio 2020 del Ministero della Salute riportano i tempi di rilevazione di particelle virali sulle superfici più comuni, variabili da alcune ore (come ad es. sulla carta) fino a diversi giorni (come sulla plastica e l’acciaio inossidabile).

Tuttavia, bisogna considerare che i dati finora disponibili, essendo generati da condizioni sperimentali, devono essere interpretati con cautela, tenendo anche conto del fatto che la presenza di RNA virale non indica necessariamente che il virus sia vitale e potenzialmente infettivo.

L’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone, per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) o ipoclorito di sodio (candeggina/varechina).


Fonte: Come proteggersi dal nuovo coronavirus (salute.gov.it)