È iniziata la guerra al "contratto", con il programma e la squadra di governo ormai in dirittura d'arrivo
In una nota i due partiti precisano: "Il contratto di governo pubblicato dall’Huffington Post è una versione vecchia che è stata già ampiamente modificata nel corso degli ultimi due incontri del tavolo tecnico. La versione attuale, dunque, non corrisponde a quella pubblicata. Molti contenuti sono radicalmente cambiati. Sull’euro, ad esempio, le parti hanno già deciso di non mettere in discussione la moneta unica. La versione pubblicata, dunque, non è fedele a quella attuale."
Questa la smentita di Lega e 5 Stelle sulla bozza dei temi che il nuovo governo avrebbe dovuto portare avanti nella prossima legislatura anticipata ieri dall'Huffington Post. Nonostante ciò non sono mancati i commenti dei partiti di opposizione, così come gli articoli dei giornali che ipotizzano futuri disastri economici, con lo spread già in rialzo.
Tanto come esempio, ecco la dichiarazione dell'europarlamentare Pd Sandro Gozi:
"Nel contratto di governo Lega e M5S gettano la maschera e fanno vedere quelli che sono: irresponsabili che vorrebbero portare l’Italia al massacro e alla bancarotta con scelte nettamente antieuropee e che vanno soprattutto contro gli interessi di tutti gli italiani. Ora abbiamo la certezza che i populisti italiani Lega e M5S ci vogliono portare fuori dalla zona euro e dall’Europa, in piena coerenza col referendum che vuole Grillo".
E quella di un altro esponente Pd di primo piano, Graziano Delrio:
"Proprio perché se il guidatore dell'autobus è ubriaco noi siamo a bordo e quindi è pericoloso per tutti, io auspico che 5 Stelle e Lega non ce la facciano a formare il Governo, è evidente. Perché se uno pensa che è un governo pericoloso per il Paese, si può solo augurare questo".
Così, per fare da argine all'offensiva mediatica messa in atto da Bruxelles, partiti di opposizione, stampa estera e stampa italiana, Di Maio e Salvini hanno fatto ricorso a Facebook per "tranquillizzare" i propri elettori, annunciando che il contratto di governo è sul punto di essere concluso, già forse in giornata, per poi passare al nome del premier e a quello dei ministri, e che più aumentano le critiche, maggiore è la riprova che la strada intrapresa è quella corretta.
Così Di Maio:
"Dobbiamo essere felici dei temi che stiamo portando avanti. E più arrivano attacchi, più sono motivato ad andare avanti, perché vedo tanta paura in un certo establishment, tanta paura per il cambiamento. Ma chi ha paura del cambiamento, oggi è nostro nemico. Se riusciremo a fare questo governo non lo so, ma so che a questo tavolo stiamo facendo un buon lavoro."
E a Di Maio ha fatto subito da eco lo stesso Salvini, in una staffetta probabilmente concordata, per sottolineare gli stessi concetti: "Provano a fermarci coi soliti ricatti dello Spread che sale, delle Borse che scendono e delle minacce europee. Stavolta si cambia, più lavoro e meno clandestini, più sicurezza e meno tasse."
Nella sua diretta, Salvini si è mostrato sorridente, annunciando che la trattativa continua ed è ormai in fase di conclusione, che si ragiona su temi concreti che possano essere utili da subito per gli italiani, fin dal momento della loro approvazione.
Salvini ha citato la legge Fornero, ha annunciato che spariranno spesometro, redditometro ed altri orpelli burocratici che vessano a "fanno perder tempo" e denaro a chi vuol lavorare, ha parlato di riforma fiscale (flat tax?) che partirà prima per le aziende per essere poi estesa alle famiglie, che verranno eliminate le accise.
Inoltre, il leader leghista ha poi fatto riferimento alla difesa... non solo del made in Italy, ma anche dei confini richiamandosi ad uno dei temi a lui più graditi, quello dell'immigrazione, con applicazione di misure più restrittive sulle richieste d'asilo, procedure più rapide per l'identificazione, rimpatri, assunzione di nuovi giudici, costruzione di nuove carceri....
Tra gli altri temi di cui il governo si occuperà, ha detto Salvini, c'è quello della scuola e quello delle autonomie, con il favorire i governi locali dando loro più potere nella gestione di alcuni servizi.
Questi alcuni dei temi di cui si occuperà il governo e su cui ci sarà - sempre secondo Salvini - l'accordo definitivo entro oggi, facendo anche capire che lui dovrebbe farne parte, se non come premier, quasi sicuramente come ministro... anche se non sappiamo di che!
Anche Salvini ha sottolineato l'avversione dell'establishment per il lavoro che Lega e 5 Stelle stanno facendo, chiamando a raccolta gli elettori e invitandoli a serrare le fila e a non prestare attenzione ai nemici del cambiamento.
Ormai, la formazione del governo sta diventando una specie di guerra tra buoni e cattivi, tra vecchio e nuovo, tra restaurazione e progresso... Una scelta comunicativa forse obbligata quella di Salvini e Di Maio, ma che potrebbe rivelarsi devastante se, una volta al governo del Paese, la "rivoluzione gentile" invocata dal capo politico dei 5 Stelle si dovesse rivelare una fregatura.
In ogni caso, se il governo nascerà, sarà una guerra che continuerà, giornalmente, con la propaganda di opposizioni e media che farà le pulci su ogni possibile granello di polvere che possa essere giudicato utile allo scopo (Marino et Raggi docent). Prepariamoci...