Un terremoto di magnitudo 7.5 ha sconvolto la Nuova Zelanda. Rischio tsunami scongiurato
Un terremoto di magnitudo 7.5, ma l'INGV lo registra con una magnitudo di 8.1, ha colpito la South Island della Nuova Zelanda (in una località a 20 km da Hanmer Springs), poco dopo la mezzanotte ora locale. L’epicentro è localizzato sulla terraferma, ma a causa delle dimensioni della faglia attivata, è stato interessato anche il fondale oceanico. Questo ha causato la generazione di uno tsunami.
Secondo quanto riporta il nostro Istituto di Geofisica e Vulcanologia, tutti i principali centri di allerta tsunami hanno emanato un’allerta per la Nuova Zelanda. I primi dati dei mareografi sulla costa pacifica dell’isola indicano dei forti disturbi del livello del mare, come riportato nella figura sottostante relativa alla stazione situata di fronte a Wellington.
La popolazione è stata allertata del pericolo è invitata a raggiungere le aree di sicurezza indicate nel piano di evacuazione in caso di tsunami.
Altre scosse di terremoto, importanti, sono seguite a quella principale:
- magnitudo 6.1: 15km a nord Kaikoura, 2.31 ora locale
- magnitudo 5.7: 25km a sud est di Seddon, 2.21 ora locale
- magnitudo 5.5: 10km ad est di Seddon 2.20 ora locale
- magnitudo 5.6: 20km a sud est di Seddon, 4.33 ora locale
Notizie di danni e feriti stanno giungendo ai centri di coordinamento dei soccorsi.
Con le prime luci dell'alba, l'allarme tsunami è rientrato e nella zona interessata dal sisma è iniziato il resoconto dei danni. Al momento, il numero dei morti accertati è due, mentre gli edifci, a parte qualche rara eccezione, non hanno subito danni strutturali... solo molta confusione e danni alle cose causati dalla caduta di oggetti posti su tavoli e scaffalature.
Al contrario, danni considerevoli sono stati registrati per strade e ferrovie con linee e manto stradale letteralmente divelto, senza dimenticare che numerose frane che hanno anche isolato alcune aree costiere.